L’Italia è un Paese sismicamente attivo e la prevenzione è fondamentale

La prevenzione è fondamentale nel nostro paese soprattutto in ambito edilizio. L’Italia, per la sua posizione geografica, è un Paese sismicamente attivo.

Gli innumerevoli terremoti che interessano il nostro territorio sono frequenti ed intensi e hanno determinato un impatto socioeconomico rilevante.

A differenza di altre aree, la vulnerabilità della penisola italiana è ulteriormente aggravata dalla notevole fragilità del suo patrimonio edilizio, mai realmente ammodernato o costruito senza tenere in considerazione i requisiti minimi necessari ad assicurare efficienza e stabilità degli edifici. Mancanze politiche e mancanze di prevenzione sociale.

Per sopperire a queste carenze e con la volontà di dare un nuovo slancio all’intero settore edilizio della nostra Penisola, sono stati confermati per il triennio 2019-2021 gli incentivi di Ecobonus, a vantaggio dell’efficacia e ottimizzazione dei consumi energetici, e Sismabonus, l’incentivo che promuove la messa in sicurezza sismica degli edifici nelle aree caratterizzate da sismicità media o alta in cui ricadono, stando alla classificazione circa il 57% dei comuni italiani.

Inoltre, ricordiamo che in tale ambito è importante il contributo tecnologico e la preparazione scientifica del settore. 

I contribuenti che eseguono interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici possono detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi.

La detrazione può essere richiesta per le somme spese nel corso dell’anno e può essere ceduta se relativa a interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali.

La percentuale di detrazione e le regole per poterne fruire sono diverse a seconda dell’anno in cui la spesa viene effettuata. Sono concesse detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi consegua una riduzione del rischio sismico. Non sottovalutiamo mai l’importanza della prevenzione e dell’efficienza in ambito edilizio.

Analisi di Domenico Letizia, analista del Think Tank “Imprese del Sud“.

Bonifico ristrutturazione 2019

Bonifico ristrutturazione 2019

Come fare il Bonifico Parlante: ristrutturazioni edilizie, ecobonus, acquisto mobili?

A seguito di numerosi quesiti pervenuti dai nostri clienti e da molti utenti in rete, il nostro staff fiscale con questo articolo fornisce chiarimenti sull’iter da seguire per eseguire correttamente un bonifico ristrutturazione per le spese sostenute per una ristrutturazione edilizia il cosiddetto “bonifico parlante” (fonte).

Che cos’è un bonifico parlante? Quando è necessario farlo? E soprattutto come compilare un bonifico parlante al fine di non perdere le agevolazioni fiscali riconosciute al contribuente che ha sostenuto nel corso dell’anno delle spese per ristrutturare casa?

Eccovi un breve vademecum operativo con tutte le indicazioni per eseguire correttamente il pagamento dei costi oggetto di detrazione fiscale.

Per prima cosa, è bene precisare capire che cos’è un bonifico parlante. Esso rappresenta una particolare forma di pagamento bancario ben diversa dal bonifico ordinario poiché in esso sono specificate tutte le informazioni imposte dalla legge nei casi di pagamenti finalizzati ad ottenere detrazioni fiscali. In particolare, il bonifico parlante riporta le seguenti informazioni:

  • Ragione sociale e Codice Fiscale o Partita Iva del beneficiario;
  • Riferimenti normativi (che variano in funzione della tipologia di spesa sostenuta dal contribuente);
  • Causale di pagamento (numero e data della fattura che costituisce oggetto del pagamento);
  • Codice fiscale del fruitore della detrazione fiscale (ovvero il soggetto al quale è intestata il documento di spesa e, quindi, la fattura).

In secondo luogo, si tenga presente che l’esecuzione del bonifico c.d. parlante costituisce uno degli adempimenti necessari richiesti dalla normativa di riferimento per beneficiare delle detrazioni in caso di:

  • Ristrutturazioni Edilizie e Sisma Bonus;
  • Interventi di Risparmio Energetico (ECOBONUS);
  • Acquisto Mobili (BONUS MOBILI) in caso di ristrutturazione edilizia in corso.

COME FARE UN BONIFICO PARLANTE IN CASO DI RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE

In presenza di lavori di ristrutturazione edilizia il bonifico c.d. parlante costituisce l’unico mezzo di pagamento idoneo riconosciuto dalla legge al fine di poter usufruire delle relative agevolazioni fiscali. In particolare, ai fini della corretta compilazione occorre riportare i seguenti dati:

  • Causale del versamento con indicazione di
  1. Numero e data della fattura
  2. Riferimento normativo di cui all’16-bis del D.P.R. 917/1986;
  3. Codice Fiscale del beneficiario del pagamento (ovvero, l’impresa che ha effettuato i lavori);
  4. Codice Fiscale del fruitore della detrazione (ovvero, il contribuente che sostiene la spesa e si porterà in detrazione l’importo in dichiarazione dei redditi).

bonifico ristrutturazione 2019

Si tenga in considerazione che:
Le spese che non è possibile pagare con bonifico (per esempio, oneri di urbanizzazione, diritti per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo) possono essere assolte con altre modalità.
Quando vi sono più soggetti che sostengono la spesa e tutti intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale delle persone interessate al beneficio.
Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento.

NOTA BENE:
Se l’ordinante del bonifico è una persona diversa da quella indicata nella disposizione di pagamento quale beneficiario della detrazione, in presenza di tutte le altre condizioni previste dalla norma, la detrazione deve essere fruita da quest’ultimo (circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 17/E del 24 aprile 2015).

Vedi anche: