L’innovazione e la robotica per un’ edilizia 4.0

Una notizia che ha destato molto dibattito tra i professionisti della categoria è stata la presenza di “In-situ Fabricator”, il robot muratore, all’interno di alcuni cantieri svizzeri, in modo del tutto autonomo e con competenze strutturali in tutti i campi della costruzione edilizia, per sostenere e agevolare i lavoratori del settore.

Droni che volano sul cantiere controllando i lavori; sensori applicati a oggetti e persone e che evitano infortuni; visori per la realtà aumentata che rivelano informazioni invisibili a occhio nudo; robot che lavorano in cantiere o che stampano intere case in 3D. Senza dimenticare il Bim, il Building information modeling, che è allo stesso tempo il linguaggio e lo strumento per condividere informazioni tra committente, progettista, impresa, fornitori e manutentori.

Ognuna di queste cose è già realtà 4.0. La continua ricerca e l’adozione di nuovi materiali, sempre più resistenti, e, in alcuni casi, anche più duttili, hanno permesso la realizzazione di strutture multiforme, verticalizzate e orizzontalizzate all’estremo, ma anche confortevoli, fatte per agevolare il lavoro umano. Accanto alla costruzione di opere edilizie che siano a basso impatto ambientale, c’è sempre una maggiore necessità di ridurre i tempi di consegna dei manufatti, con un occhio particolare a quelli di pubblica utilità. A tal proposito ci viene in aiuto la robotica, che fonde le sue capacità di intervento e realizzazione con la stampa 3D.

Questo connubio è stato recentemente realizzato dalla startup olandese MX3D con l’ideazione di una sorta di robot-operaio specializzato a cui è stata integrata una stampante 3D che gli permette di realizzare elementi di forme complesse e di qualsiasi misura, adoperando anche materiali che rispettino l’ambiente.

La progettazione del manufatto edile è concepita tramite un software realizzato dalla famosissima azienda Autodesk in collaborazione con la società di costruzioni Heijmans ed altri partner. L’altro esempio di tecnologia innovativa nell’industria delle costruzioni è Sam100, acronimo di Semi-Automated Mason, un robot per la posa dei mattoni progettato dalla società statunitense Construction Robotics. Sam100 è il primo robot per la messa in opera dei mattoni per le costruzioni ad essere stato commercializzato sul mercato. Sam100 è stato progettato per lavorare insieme al muratore, assistendolo nel lavoro ripetitivo e stancante della posa di ogni singolo mattone. Il lavoratore continuerà ad avere la gestione del sito produttivo e della qualità finale della costruzione, ma migliorerà la propria efficienza grazie all’uso di Sam.

Pur essendo uno dei settori meno digitalizzati della nostra economia, l’edilizia non potrà ignorare a lungo i cambiamenti che l’Industria 4.0 sollecita: digitalizzazione, interconnessione dell’intera filiera produttiva, automazione e l’Internet delle cose.

Le tecnologie abilitanti dell’industria 4.0 stanno profondamente modificando la logica dei processi produttivi in una vasta gamma di industrie, sia tradizionali che emergenti: dall’automotive all’agro-alimentare, dalle assicurazioni al settore farmaceutico, dall’edilizia alle telecomunicazioni.

Le imprese saranno sottoposte ad una pressione competitiva crescente, che richiederà flessibilità strategica e continuo rinnovamento, oltre che una decisa e importante formazione continua del personale.

Riprendiamo l’articolo di Domenico Letizia pubblicato dal quotidiano “L’Opinione delle Libertà“.