Le novità provenienti dal mondo dell’edilizia digitale

Ogni tanto qualche buona notizia in materia di innovazione giunge anche dal nostro meridione italiano. Ha preso ufficialmente il via a Napoli, presso l’Università Federico II, l’iter per attivare un corso di laurea triennale professionalizzante in edilizia digitale, percorso mirato a formare quadri tecnici in grado di realizzare e gestire opere edili e infrastrutturali usufruendo delle tecnologie digitali. L’esigenza di innovazione tecnologica in un settore tradizionale come quello delle costruzioni è molto sentita, ha osservato il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli Edoardo Cosenza. Da Napoli può partire un percorso didattico professionalizzante moderno, che integri conoscenze tradizionali con le tecnologie digitali: Building information modeling, tecniche di rilievo e di rappresentazione innovative. Obiettivo: creare concrete possibilità di lavoro, anche al Sud, per i nostri giovani. Una notizia che ci spinge ad approfondire ulteriormente le opportunità del futuro nei vari campi dell’edilizia e nel rispetto dell’ecosistema e del patrimonio materiale e immateriale che caratterizza le nostre città e i nostri comuni. Nell’ottica un futuro sempre più sostenibile ed ecologico, il ciclo di vita dell’edificio diventa un sorvegliato speciale e il settore deve poterne preveder gli impatti in ogni sua fase. “Secondo l’ultimo bilancio energetico nazionale il 40% dei consumi finali in Italia è riconducibile al settore residenziale e terziario”, afferma il prof. Francesco Asdrubali dell’Università Roma Tre, sottolineando come la maggior parte del patrimonio edilizio italiano per via dell’età (più della metà è stata costruita tra il 1946 e il 2001) appartenga alle classi energetiche più basse. Il digitale potrebbe aiutare a superare tutti tali problemi.

Approfondimento di Domenico Letizia, presidente dell’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (Irepi).