Dal Cilento una rivoluzione: la canapa per l’edilizia sostenibile

Interessanti novità giungono dai ricercatori ed esperti di bio-edilizia del Cilento. L’utilizzo della canapa nelle costruzioni è una tematica che nel corso degli anni sarà sempre oggetto di analisi e approfondimenti. Dal Cilento arrivano le novità più sostanziali.

Gli studi su questa pianta, che sono aumentati notevolmente negli ultimi anni sulla scia della legalizzazione della canapa light in diversi Paesi (novità che ha innegabilmente aumentato la visibilità su questo mondo), hanno sottolineato diversi vantaggi che è bene elencare.

Prima di tutto, ricordiamo stiamo parlando di una pianta molto semplice da coltivare – se vuoi conoscere i rudimenti di questo processo, puoi dare un’occhiata a Cbdmania, il blog più esaustivo sulla canapa – e resistente ai parassiti. In generale, la coltivazione della canapa rappresenta un’alternativa ecologica in quanto non richiede l’utilizzo di quantità eccessive di acqua.

Particolarmente resistente al fuoco, la canapa ha un altro pro non indifferente. Si tratta infatti di un materiale dalla forte efficacia antisismica. A dimostrare questa sua centralità nell’ambito dell’edilizia antisismica ci pensa la presenza in commercio di numerosi kit di pannelli realizzati in fibra di canapa e progettati ad hoc per resistere alla sollecitazione delle scosse di terremoto.

I vantaggi dell’utilizzo della canapa in edilizia, sono da trovarsi anche nella sua efficacia antibatterica. Questa pianta, perfetta per chi vuole contrastare la presenza in casa di muffe e insetti, è il punto di partenza per la creazione di mattoni bio contraddistinti da una forte resistenza. La loro creazione è frutto del contatto tra la silice presente nella canapa e la calce idratata. Per la bioedilizia è una rivoluzione anche in termini materiale e mercato di accessi.

L’utilizzo della canapa nel mondo edile potrebbe generare nuove prospettiche economiche e geopolitiche che potrebbero staccare il nostro paese dall’economia industriale e massiva, non sostenibile, di certe zone geografiche, coniugando edilizia ed agricoltura e generando nuove visioni sociali come stanno provando a fare nel contesto geografico del Cilento.

L’edilizia sostenibile diviene una Fiera

L’edilizia sostenibile diviene un momento di aggregazione per la scoperta delle migliori pratiche, una fiera sulla sostenibilità dell’edilizia.  La Fiera “Klimahouse 2020“, la fiera internazionale per l’efficienza energetica e il risanamento in edilizia, che apre i battenti mercoledì 22 gennaio per concludersi sabato 25 gennaio presso la  Fiera Bolzano. Un’enorme spazio espositivo di 25mila mq, che ospiterà più di 450 stand ed espositori.

Giunto alla sua quindicesima edizione, l’evento promosso da Fiera Bolzano è dedicato alle nuove frontiere dell’architettura e dell’edilizia sostenibile a livello internazionale.

Gli appuntamenti di quest’anno, oltre 150, avranno come filo conduttore la centralità dell’uomo negli spazi abitativi.

Una direzione, quella di Klimahouse, che punta a rendere l’abitare una materia non per soli tecnici ma sempre più estesa a ciascun individuo e che punta a un maggiore benessere psicofisico dato dall’impiego di elementi naturali, come ad esempio le soluzioni naturali, ecosostenibili e riciclabili per la bioedilizia  a base di calce e di sughero, che vengono presentate proprio in questa occasione.

«Innegabilmente questo nuovo approccio è influenzato dal dibattito sul cambiamento climatico e dall’esigenza attuale delle persone di riappropriarsi degli spazi che vivono e abitano quotidianamente», ha spiegato Claudio Corrarati, Vicepresidente di Fiera Bolzano.

Inoltre, guarda al pianeta salute, l’evento della giornata di chiusura di Klimahouse sabato 25 gennaio, il convegno Salute nell’edilizia edilizia per la salute,  il primo evento interprofessionale accreditato per i medici, infermieri, professioni sanitarie e per i professionisti dell’edilizia

Sempre il 25 gennaio debutta a Klimahouse 2020 HHH – HOME, HEALTH & HI-TECH, il primo format di contenuti pensato per parlare di salubrità indoor in un approccio nuovo, interdisciplinare, rivolto alla formazione continua delle professioni tecniche dell’edilizia (architetti, ingegneri, geometri e imprese) dei professionisti dell’ambito medico (medici, farmacisti, professioni sanitarie) e di chi si occupa di comunicare questi temi (giornalisti, blogger, autori).
HHH è uno stargate promosso dal partenariato di ricerca interuniversitaria CNT-Apps con la collaborazione di un gruppo di professionisti.

Tasse e agevolazioni: il nuovo quadro del 2020

Tasse e agevolazioni sembrano caratterizzare il nuovo quadro fiscale legato alle case e alle abitazioni.  La new entry dell’anno è rappresentata dal bonus facciate al 90% sui lavori, anche di manutenzione ordinaria, sulle facciate degli edifici. Devono trovarsi nelle zona ad alta densità abitativa (A e B dei piani regolatori) e riguardare le strutture opache (sono quindi esclusi infissi o grondaie).

La novità era già nota dallo scorso ottobre, ma adesso conosciamo con esattezza le regole ed i termini del nuovo bonus facciate.

Poi ci sono le proroghe nelle attuali misure della detrazione e tasse sulle ristrutturazioni al 50% fino a 96mila euro di spesa, dell’ecobonus al 65% per un tetto di spesa che varia a seconda dell’intervento, del bonus mobili al 50% fino a 10mila euro, del bonus verde al 36% fino a 5mila euro (questa misura è contenuta nel Milleproroghe).

La detrazione sul mutuo primo casa al 19% è l’unica che resta immutata, a prescindere dal reddito (negli altri casi, c’è una stretta per chi guadagna più di 120mila euro). E’ però necessario, anche nel caso del mutuo prima casa (come, dal 2020, per applicar tutte le altre detrazioni al 19%, che il pagamento avvenga con modalità tracciabili.

Se è in corso una procedura esecutiva sulla prima casa, il debitore può chiedere la rinegoziazione del mutuo oppure la surroga a una banca terza, il cui ricavato deve essere utilizzato per estinguere il mutuo in essere, con assistenza della garanzia del Fondo di garanzia per la prima casa.

Il debitore deve essere un consumatore (non un’impresa), il creditore una banca, il mutuo (di garanzia ipotecaria di primo grado) deve già essere rimborsata al 10%, il debito complessivo non sia superiore a 250mila euro. Sono previsti una serie di alti requisiti, precisamente descritti dalla norma, contenuta nell’articolo 41-bis del decreto fiscale.

L’obiettivo evidente di tale misura è quello di rilanciare la cura degli stabili; promuovere la riqualificazione del patrimonio edilizio; incentivare il risparmio energetico ed infine un obiettivo ancora più ambizioso è quello di dare un volto nuovo alle nostre città. Sono attesi effetti immediati nel settore edilizio nonché sul decoro architettonico degli edifici e delle città.

 

 

Il bio-mattone in canapa per il rispetto dell’ambiente

Ritorniamo ad occuparti del rapporto edilizia e ambiente. Negli ultimi tempi un dibattito interessante va intensificandosi attorno all’utilizzo della canapa per l’edilizia, attraverso la diffusione del bio-mattone. Secondo le stime del WWF, entro il 2030, la produzione di calcestruzzo potrebbe raggiungere l’ammontare di 5 miliardi di tonnellate l’anno. Il cemento è un materiale per niente ecologico. L’obiettivo del futuro è quello di costruire città più verdi ed ecologiche. Questo ha portato allo sviluppo della bioedilizia. Per bioedilizia si intende un modo di costruire o ristrutturare un edificio nel modo più ecologico possibile. Una costruzione deve essere eco-compatibile in tutte le fasi del suo ciclo di vita, dalla sua costruzione alla sua demolizione.

La bioedilizia tende a prediligere eco-materiali che provengono da fonti rinnovabili. Alcuni di questi materiali sono legno, paglia e mattoni che sono utilizzati sin dall’antichità. Materiali più innovativi sono il legno-cemento e la fibra di cellulosa.

Tra i materiali nuovi della bioedilizia, la canapa è uno dei più promettenti, duttili ed efficienti. Alcune tipologie di mattoni sono in grado di catturare le emissioni di anidride carbonica, rispettando al tempo stesso standard di isolamento termico e acustico. Sperimentazioni interessanti come il “biomattone” in materiale composito, ideale per un clima come il nostro, in grado di mantenere in casa nei periodi di grande caldo una temperatura media di 26 gradi, senza necessariamente ricorrere alla climatizzazione.

Oltre che utile all’ambiente, lo è anche in termini di risparmio energetico: la ricerca, infatti, ha evidenziato come la produzione di mattoni biosolidi richieda solo circa la metà dell’energia dei mattoni convenzionali. Oltre a essere più economici da produrre, i “mattoni ecologici” hanno anche una minore conducibilità termica, garantendo così agli edifici prestazioni ambientali più elevate.

I bio-mattoni sono prodotti in stampi a temperatura ambiente, senza quindi bisogno di consumare energia né produrre emissioni, quindi un approccio eco-sostenibile importante e da valorizzare.

Bonus ristrutturazioni 2020: proroga e novità

Bonus ristrutturazioni 2020proroga della detrazione del 50 per cento sui lavori di manutenzione. La Legge di Bilancio concede un nuovo anno di vita ad una delle agevolazioni dal maggior appeal per i contribuenti intenzionati ad effettuare lavori in casa.

Non si segnalano particolari novità circa i lavori ammessi ed i limiti per poter beneficiare del bonus ristrutturazioni. Sebbene introdotto come beneficio a parte, accanto agli sgravi per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dal 1° gennaio 2020 debutterà il nuovo bonus facciate.

Grazie a tale meccanismo, abbiamo un quadro completo di quelle che sono le detrazioni per chi effettua lavori di manutenzione alla propria abitazione. Per quel che riguarda il bonus ristrutturazioni 2020, la detrazione Irpef del 50 per cento sarà riconosciuta fino ad un massimo di 96.000 euro di spesa, per specifiche categorie di interventi. Ulteriori novità potrebbero emergere con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2020.

Il bonus ristrutturazioni è la detrazione fiscale del 50 per cento riconosciuta ai contribuenti che effettuano lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli.

Nonostante siano passati anni dalla sua introduzione, sono ancora in tanti a chiedersi come funziona. Il bonus ristrutturazioni, prorogato dalla Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2020, consente di accedere ad un rimborso Irpef per le spese sostenute, fino ad un massimo di 96.000 euro.

A partire dallo scorso anno e anche per i lavori del 2020 è stato introdotto un nuovo adempimento per l’accesso alla detrazione: per i lavori di ristrutturazione che comportano anche un risparmio energetico è obbligatorio l’invio della comunicazione ENEA.

Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia. La detrazione del 50 per cento sull’Irpef può essere richiesta non solo dal proprietario ma anche dai locatari.

Bonus casa 2020: le novità

Ultime novità prima della fine dell’anno per quanto riguarda il pacchetto legislativo di bonus per le case. Per poter sfruttare già dall’anno prossimo la detrazione per i lavori in casa, le spese vanno saldate entro il 31 dicembre. Solo così nel modello 730 o Redditi 2020 si potrà scontare dall’Irpef la prima delle rate in cui è divisa l’agevolazione. Come riportato da “Il Sole 24 Ore“, ai fini della detrazione, infatti, vale la data di pagamento.

E non importa che questo si riferisca al totale dei costi: si può cominciare a detrarre anche un versamento parziale, la cifra pagata in acconto.

Ci sono poi altri motivi che inducono a pianificare le opere. Uno di questi è senz’altro la (solita) incognita di fine anno sulla sorte dei bonus: dal recupero edilizio al risparmio energetico, dagli arredi ai giardini. Cosa sarà prorogato e cosa verrà modificato con la manovra? In attesa di vedere il testo di legge definitivo, una novità sembra comunque certa: l’arrivo del bonus facciate, che sta spingendo molti a programmare lavori di rifacimento dell’involucro del proprio edificio.

Il bonus facciate 2020 consiste nella detrazione del 90% delle spese sostenute per la ristrutturazione delle facciate esterne dei condomini.

La proposta avanzata da Dario Franceschini, Ministro dei Beni Culturali, è di ispirazione francese: si rifà alla Legge Malraux, proposta dallo scrittore e politico francese André Malraux e approvata nel 1962.

Il bonus facciate sarà disponibile solo per un anno, quindi si potranno detrarre i costi delle spese effettuate solo nel 2020. Come ribadito, non sono previsti limiti di spesa o di reddito per i contribuenti per accedere all’agevolazione.

Ristrutturazione e prevenzione come diritti fondamentali

Le tematiche legate alle abitazioni diventano sempre più una priorità per la sicurezza dei cittadini. La prevenzione e l’atto di “ristrutturazione” di un abitazione sono un dovere civico per evitare incidente, aumentare la sicurezza e vivere in serenità nel proprio paese, città o quartiere.

Sono numerosi gli interventi di ristrutturazione edilizia e riparazione che è possibile realizzare senza dover richiedere autorizzazioni o presentare comunicazioni (Cil, Cila, Scia), né permesso di costruire.

Si tratta della cosiddetta edilizia libera, che rappresenta l’insieme dei lavori che è possibile eseguire sugli immobili senza chiedere autorizzazioni al Comune, presentare documentazione o comunicazioni di inizio attività.

Vediamo, dunque, l’elenco dei lavori che si possono realizzare senza autorizzazioni né pratiche burocratiche, consentendo in molti casi anche di accedere alle agevolazioni fiscali.

La riparazione, sostituzione o rinnovamento di infissi interni o esterni di un singolo appartamento è agevolabile solo a patto che comporti la demolizione, oppure se riguarda le parti comuni dell’edificio: in questo caso rientra fra le opere agevolabili dal bonus ristrutturazioni. Se gli infissi producono un risparmio energetico (ad esempio, diminuendo la dispersione di calore) rientrano anche nel bonus energia al 65% (Ecobonus), fino a un tetto di spesa di 60mila euro.

Spetta la detrazione al 50% anche per gli interventi di sistemazione della facciata (anche la semplice tinteggiatura), per nuova installazione o sostituzione con modifiche della grondaia, per l’intero rifacimento o la messa a norma dell’impianto elettrico o il rifacimento o l’innovazione di quello idraulico, per la pavimentazione delle aree pertinenziali del condominio.

Siamo pronti a seguire i nostri clienti e consigliere gratuitamente il miglior processo per ristrutturare la propria abitazione.

 

L’aumento delle imposte catastali e l’importanza di investire

Gli immobili sono finiti nel mirino del governo che, nel Documento Programmatico di Bilancio trasmesso all’UE, redatto per l’approvazione della manovra 2020, ha messo nero su bianco la volontà di aumentare le imposte attualmente pagate dai proprietari di casa. Il governo ha poi previsto un aumento della tassazione sulla cedolare secca negli affitti a canone concordato a partire dal 2020. L’imposta del 10% verrà innalzata al 12,5%. C’è da dire che l’aliquota venne ridotta nel 2014 dal 15% al 10% con l’obiettivo di riportarla al 15% negli anni successivi ma poi la riduzione venne prorogata di anno in anno.
Adesso si prevede un rialzo ma non in maniera completa. L’obiettivo dell’aliquota è stato quello di calmierare gli affitti, anche quelli universitari.

Su tale scenario Confedelizia è stata subito chiara: si tratterebbe di “un clamoroso autogol”.

La priorità restano gli investimenti nel settore.

Durante recenti lavori, il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli ha dichiarato: “Ritengo necessario prorogare il pacchetto legato agli incentivi per le ristrutturazioni e quello per l’efficienza energetica, tema che mi sta particolarmente a cuore. Ricordo che grazie alle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti dal 2007 a oggi si registrano oltre 39 miliardi di euro – di cui 3,3 solo nel 2018 –  di investimenti per interventi di riqualificazione energetica, con un risparmio cumulato di circa 100 milioni di Megawattora (MWh). L’efficienza energetica rimane una delle leve più efficaci per ridurre i consumi e la spesa per l’energia di famiglie, imprese e PA e rappresenta, al contempo, una filiera industriale fortemente italiana in cui le innovazioni di prodotto e servizio fanno del nostro Paese un’eccellenza. Vorrei che queste misure a sostegno del settore venissero prorogate e magari rese strutturali al fine di promuovere un mercato troppo spesso minato dall’incertezza legata ai regimi di tassazione che impediscono ai locatori e agli affittuari di fare progetti di medio periodo, investendo serenamente in tempi e risorse“.

Investimenti seri che possono rappresentare un argine al previsto aumento della tassazione per i proprietari di immobili.

Le novità 2019 per le agevolazioni fiscali in edilizia

Nuove opportunità di agevolazioni fiscali nel corso degli ultimi mesi del 2019.

Le detrazioni fiscali già previste per l’acquisto di unità immobiliari di edifici ricadenti in zona sismica 1, sui quali si siano realizzati interventi di riduzione del rischio sismico mediante demolizione e ricostruzione, sono state estese anche alle medesime fattispecie ricadenti nelle zone 2 e 3.

Questa è una delle principali novità relative ai bonus edilizi istituite dalla Legge 58/2019 di conversione del cosiddetto “Decreto Crescita” (D.L. 30 aprile 2019, n. 34), che ha previsto anche la possibilità, per i soggetti che effettuano interventi agevolati con Ecobonus e Sismabonus, di ricevere dal fornitore uno sconto immediato in sostituzione della detrazione fiscale. Di seguito si riporta una sintesi aggiornata delle agevolazioni fiscali disponibili e delle condizioni per fruirne.

La Legge 28 giugno 2019, n. 58 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi” (c.d. Decreto Crescita), ha previsto diverse misure finalizzate anche al rilancio dell’edilizia.

Tra queste, sono state introdotte alcune importanti novità relative all’applicazione dei bonus edilizi, Sismabonus ed Ecobonus, nonché l’introduzione di un regime di tassazione agevolato per le imprese che acquisteranno interi fabbricati con l’obiettivo di riqualificarli e rivenderli.

L’articolo 7 della Legge n. 58/2019 dispone in via temporanea (sino al 31 dicembre 2021) un regime di tassazione agevolato. Esso consiste nell’applicazione dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna, per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che entro i successivi dieci anni.

Inoltre, ricordiamo che le suddette detrazioni possono essere usufruite dai soggetti passivi IRPEF/IRES e, dal 2018, anche dagli Istituti Autonomi per le Case Popolari e da enti con le medesime finalità sociali.

Opportunità importanti che segnaliamo ai nostri clienti.

Edilizia pubblica: opportunità in Calabria

Novità provengono dal mondo dell’edilizia popolare in Calabria. Più di 11 milioni di euro del Decreto Reggio saranno destinati al settore dell’edilizia residenziale pubblica per l’ampliamento del patrimonio di alloggi comunali destinati dall’Amministrazione alle famiglie più bisognose.
La proposta, già approvata dalla Giunta comunale, è stata licenziata dalla Commissione Bilancio.  A darne notizia è stato lo stesso presidente della Commissione che al temine della seduta, alla quale erano anche presenti i rappresentanti di alcune associazioni cittadine, ha ringraziato tutti i componenti dell’organismo consiliare per lo spirito costruttivo con il quale si sono approcciati al provvedimentoUn provvedimento importante per gli addetti al settore e che vuole ridare fiato e speranze e a tutti i cittadini che necessitano di un abitazione ma che non hanno gli strumenti e le capacità economiche per possedere una casa.

Una fase nuova che consente di dare risposte maggiori ai cittadini che giustamente rivendicano i loro diritti, senza dimenticare le nuove opportunità economiche per tutte quelle ditte e imprese del settore edile interessate alla progettualità inaugurata in Calabria.  Undici milioni di euro, provenienti del bacino del Decreto Reggio, saranno quindi destinati a questo scopo: un segnale molto chiaro di quelle che sono le priorità di un’Amministrazione che ha dimostrato con i fatti di voler stare affianco ai più deboli.

Più di 11 milioni di euro del Decreto Reggio saranno destinati al settore dell’edilizia residenziale pubblica per l’ampliamento del patrimonio di alloggi comunali destinati alle famiglie più bisognose.