L’edilizia sostenibile diviene una Fiera

L’edilizia sostenibile diviene un momento di aggregazione per la scoperta delle migliori pratiche, una fiera sulla sostenibilità dell’edilizia.  La Fiera “Klimahouse 2020“, la fiera internazionale per l’efficienza energetica e il risanamento in edilizia, che apre i battenti mercoledì 22 gennaio per concludersi sabato 25 gennaio presso la  Fiera Bolzano. Un’enorme spazio espositivo di 25mila mq, che ospiterà più di 450 stand ed espositori.

Giunto alla sua quindicesima edizione, l’evento promosso da Fiera Bolzano è dedicato alle nuove frontiere dell’architettura e dell’edilizia sostenibile a livello internazionale.

Gli appuntamenti di quest’anno, oltre 150, avranno come filo conduttore la centralità dell’uomo negli spazi abitativi.

Una direzione, quella di Klimahouse, che punta a rendere l’abitare una materia non per soli tecnici ma sempre più estesa a ciascun individuo e che punta a un maggiore benessere psicofisico dato dall’impiego di elementi naturali, come ad esempio le soluzioni naturali, ecosostenibili e riciclabili per la bioedilizia  a base di calce e di sughero, che vengono presentate proprio in questa occasione.

«Innegabilmente questo nuovo approccio è influenzato dal dibattito sul cambiamento climatico e dall’esigenza attuale delle persone di riappropriarsi degli spazi che vivono e abitano quotidianamente», ha spiegato Claudio Corrarati, Vicepresidente di Fiera Bolzano.

Inoltre, guarda al pianeta salute, l’evento della giornata di chiusura di Klimahouse sabato 25 gennaio, il convegno Salute nell’edilizia edilizia per la salute,  il primo evento interprofessionale accreditato per i medici, infermieri, professioni sanitarie e per i professionisti dell’edilizia

Sempre il 25 gennaio debutta a Klimahouse 2020 HHH – HOME, HEALTH & HI-TECH, il primo format di contenuti pensato per parlare di salubrità indoor in un approccio nuovo, interdisciplinare, rivolto alla formazione continua delle professioni tecniche dell’edilizia (architetti, ingegneri, geometri e imprese) dei professionisti dell’ambito medico (medici, farmacisti, professioni sanitarie) e di chi si occupa di comunicare questi temi (giornalisti, blogger, autori).
HHH è uno stargate promosso dal partenariato di ricerca interuniversitaria CNT-Apps con la collaborazione di un gruppo di professionisti.

Tasse e agevolazioni: il nuovo quadro del 2020

Tasse e agevolazioni sembrano caratterizzare il nuovo quadro fiscale legato alle case e alle abitazioni.  La new entry dell’anno è rappresentata dal bonus facciate al 90% sui lavori, anche di manutenzione ordinaria, sulle facciate degli edifici. Devono trovarsi nelle zona ad alta densità abitativa (A e B dei piani regolatori) e riguardare le strutture opache (sono quindi esclusi infissi o grondaie).

La novità era già nota dallo scorso ottobre, ma adesso conosciamo con esattezza le regole ed i termini del nuovo bonus facciate.

Poi ci sono le proroghe nelle attuali misure della detrazione e tasse sulle ristrutturazioni al 50% fino a 96mila euro di spesa, dell’ecobonus al 65% per un tetto di spesa che varia a seconda dell’intervento, del bonus mobili al 50% fino a 10mila euro, del bonus verde al 36% fino a 5mila euro (questa misura è contenuta nel Milleproroghe).

La detrazione sul mutuo primo casa al 19% è l’unica che resta immutata, a prescindere dal reddito (negli altri casi, c’è una stretta per chi guadagna più di 120mila euro). E’ però necessario, anche nel caso del mutuo prima casa (come, dal 2020, per applicar tutte le altre detrazioni al 19%, che il pagamento avvenga con modalità tracciabili.

Se è in corso una procedura esecutiva sulla prima casa, il debitore può chiedere la rinegoziazione del mutuo oppure la surroga a una banca terza, il cui ricavato deve essere utilizzato per estinguere il mutuo in essere, con assistenza della garanzia del Fondo di garanzia per la prima casa.

Il debitore deve essere un consumatore (non un’impresa), il creditore una banca, il mutuo (di garanzia ipotecaria di primo grado) deve già essere rimborsata al 10%, il debito complessivo non sia superiore a 250mila euro. Sono previsti una serie di alti requisiti, precisamente descritti dalla norma, contenuta nell’articolo 41-bis del decreto fiscale.

L’obiettivo evidente di tale misura è quello di rilanciare la cura degli stabili; promuovere la riqualificazione del patrimonio edilizio; incentivare il risparmio energetico ed infine un obiettivo ancora più ambizioso è quello di dare un volto nuovo alle nostre città. Sono attesi effetti immediati nel settore edilizio nonché sul decoro architettonico degli edifici e delle città.