Bonus ristrutturazioni 2020: proroga e novità

Bonus ristrutturazioni 2020proroga della detrazione del 50 per cento sui lavori di manutenzione. La Legge di Bilancio concede un nuovo anno di vita ad una delle agevolazioni dal maggior appeal per i contribuenti intenzionati ad effettuare lavori in casa.

Non si segnalano particolari novità circa i lavori ammessi ed i limiti per poter beneficiare del bonus ristrutturazioni. Sebbene introdotto come beneficio a parte, accanto agli sgravi per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dal 1° gennaio 2020 debutterà il nuovo bonus facciate.

Grazie a tale meccanismo, abbiamo un quadro completo di quelle che sono le detrazioni per chi effettua lavori di manutenzione alla propria abitazione. Per quel che riguarda il bonus ristrutturazioni 2020, la detrazione Irpef del 50 per cento sarà riconosciuta fino ad un massimo di 96.000 euro di spesa, per specifiche categorie di interventi. Ulteriori novità potrebbero emergere con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2020.

Il bonus ristrutturazioni è la detrazione fiscale del 50 per cento riconosciuta ai contribuenti che effettuano lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli.

Nonostante siano passati anni dalla sua introduzione, sono ancora in tanti a chiedersi come funziona. Il bonus ristrutturazioni, prorogato dalla Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2020, consente di accedere ad un rimborso Irpef per le spese sostenute, fino ad un massimo di 96.000 euro.

A partire dallo scorso anno e anche per i lavori del 2020 è stato introdotto un nuovo adempimento per l’accesso alla detrazione: per i lavori di ristrutturazione che comportano anche un risparmio energetico è obbligatorio l’invio della comunicazione ENEA.

Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia. La detrazione del 50 per cento sull’Irpef può essere richiesta non solo dal proprietario ma anche dai locatari.

Bonus casa 2020: le novità

Ultime novità prima della fine dell’anno per quanto riguarda il pacchetto legislativo di bonus per le case. Per poter sfruttare già dall’anno prossimo la detrazione per i lavori in casa, le spese vanno saldate entro il 31 dicembre. Solo così nel modello 730 o Redditi 2020 si potrà scontare dall’Irpef la prima delle rate in cui è divisa l’agevolazione. Come riportato da “Il Sole 24 Ore“, ai fini della detrazione, infatti, vale la data di pagamento.

E non importa che questo si riferisca al totale dei costi: si può cominciare a detrarre anche un versamento parziale, la cifra pagata in acconto.

Ci sono poi altri motivi che inducono a pianificare le opere. Uno di questi è senz’altro la (solita) incognita di fine anno sulla sorte dei bonus: dal recupero edilizio al risparmio energetico, dagli arredi ai giardini. Cosa sarà prorogato e cosa verrà modificato con la manovra? In attesa di vedere il testo di legge definitivo, una novità sembra comunque certa: l’arrivo del bonus facciate, che sta spingendo molti a programmare lavori di rifacimento dell’involucro del proprio edificio.

Il bonus facciate 2020 consiste nella detrazione del 90% delle spese sostenute per la ristrutturazione delle facciate esterne dei condomini.

La proposta avanzata da Dario Franceschini, Ministro dei Beni Culturali, è di ispirazione francese: si rifà alla Legge Malraux, proposta dallo scrittore e politico francese André Malraux e approvata nel 1962.

Il bonus facciate sarà disponibile solo per un anno, quindi si potranno detrarre i costi delle spese effettuate solo nel 2020. Come ribadito, non sono previsti limiti di spesa o di reddito per i contribuenti per accedere all’agevolazione.

Adesivi per porte interne: guida definitiva sugli stickers per porte

In questa guida scoprirai tutto ciò che devi sapere sugli adesivi per porte interne.

Innanzitutto parlerò di come sono fatti e delle superfici dove attaccano/non attaccano.

Poi vedrai come eseguire la corretta posa degli stickers per porte, compresi gli accessori da tenere a portata di mano.

Infine, i temi più ricercati e i siti dove trovi ampia offerta di prodotti.

Promessa: grazie ai consigli delle prossime righe trasformerai completamente le porte di casa!

Sei pronto/a?

3 Motivi per acquistare gli adesivi per porte interne

Se cerchi l’argomento avrai notato che esiste un affascinante mondo dedicato alle decorazioni per porte interne.

Parlo di quelle pellicole che coprono tutta la superficie del serramento (vedi immagine):

Adesivo per porte interneAdesivo per porte interne

Stanno spopolando, e a mio parere hai almeno 3 ottimi motivi per acquistarli.

Motivo #1: Minima spesa, massima resa

Adesivo per porta Leroy MerlinAdesivo per porta Leroy Merlin

Puoi rinnovare una porta di dimensioni standard (80 x 210 cm) con una spesa totale di circa 30-40 €. Tutto sommato è una spesa esigua, che ti permetterà di trasformare una porta noiosa o vecchia.

Da cosa dipende il prezzo finale?

◼︎ modello/collezione;
◼︎ tipo di pellicola;
◼︎ dimensioni superficie;

Le dimensioni incidono in minima parte, perché le porte interne delle case italiane (salvo eccezioni) hanno dimensioni regolari/conformi.

Domanda: per rinnovare una vecchia porta non è meglio la verniciatura?

La verniciatura è un’alternativa, che richiede una zona per verniciare e consente un solo effetto estetico. Con i temi degli adesivi hai parecchia scelta.

Motivo #2: Rapida trasformazione

Rivestimento adesivo per porte interneRivestimento adesivo per porte interne

Applicare un adesivo per porte interne richiede poco tempo, e ti consiglio di eseguirlo con l’aiuto di un’altra persona.

Molti non si rivolgono all’installatore, ma in questo caso hai bisogno di una buona dose di manualità e pazienza (oltre agli accessori giusti).

Motivo #3: Personalizzazione

Il mercato degli stickers per porte offre parecchia scelta:

Adesivi per vetri porte interneAdesivi per vetri porte interne

Tra poco vedrai i motivi più desiderati ed acquistati, ma sappi che l’offerta accontenta anche i clienti più esigenti e perfezionisti.

Passiamo alla struttura dei prodotti.

Adesivi per porte interne: come sono fatti e dove puoi applicarli?

Il 99% dei prodotti in commercio sono composti da fogli in PVC, con la parte inferiore adesiva (per l’applicazione non è previsto l’uso di colle).

Superfici di utilizzo e materiali idonei

Parliamo di prodotti da installare sui serramenti interni, comprese le porte di ingresso (lato interno) e quelle tagliafuoco (sempre lato interno).

Le decorazioni si adattano a questi materiali:

◼︎ legno;
◼︎ metalli (ferro, alluminio…);
◼︎ vetro;

ATTENZIONE! ⚠️

La superficie della porta dev’essere liscia, quindi escludi subito tutte quelle vecchie porte con cornici* e/o decorazioni.

*in alternativa rimuovi le cornici

Sono da escludere anche le superfici esposte ad agenti atmosferici e luce diretta del sole, che rovinano colore e struttura del prodotto.

Come posare gli adesivi per porte interne?

Innanzitutto controlla i tutorial che trovi on-line, soprattutto su Youtube. In genere l’applicazione non è complicata, ma per un buon risultato è meglio smontare la porta (parlo di porte interne).

Per prima cosa rimuovi maniglie e serratura, poi pulisci la superficie con un panno e un detergente neutro.

A questo punto inizia l’applicazione vera e propria.

Accessori necessari:

◼︎ spatola ;
◼︎ cutter ;
◼︎ pistola termica (alternativa: un phon);

L’applicazione va fatta con calma, per evitare la formazione di bolle, e la spatola è fondamentale.

Eventuali errori di posa possono essere corretti, perché la maggior parte degli adesivi hanno un’adesività progressiva (quindi hai pochi minuti per rimuovere ed applicare nuovamente il prodotto).

Mi raccomando: se non hai esperienza guarda le video-guide disponibili in rete!

Adesivi per porte interne: 4 Temi molto ricercati e desiderati

Veniamo ai motivi di maggior successo, a partire da uno tra i più intriganti…

Effetto 3D

Adesivo 3d per porte interneAdesivo 3d per porte interne

L’obiettivo delle creazioni trompe-l’œil è dare profondità ed ingannare l’occhio, grazie a bellissime prospettive che danno la sensazione di poter attraversare la porta.

Nonostante la superficie bidimensionale, ti sembrerà di guardare oggetti reali e tridimensionali.

Finta libreria

Ho notato che il tema della finta libreria è piuttosto gettonato. In pratica lo sticker rappresenta una libreria piena di libri.

Semplice.

Tema “porta”

Stickers per porte interneStickers per porte interne

Che ne dici?

L’adesivo riporta l’immagine di un’altra porta. È uno dei primi temi che ho visto dal vivo, e l’idea mi piace.

Guarda l’incredibile effetto che ha regalato a questo ambiente:

I disegni dei serramenti sono di vario genere:

◼︎ rustici;
◼︎ antichi e/o classici;
◼︎ modello “saloon”;

…ed altri ancora.

Soggetti celebri

Poster adesivi per porte internePoster adesivi per porte interne

Per finire, gli adesivi per porte interne dedicati a personaggi ed opere famose.

Qualche esempio?

Lo sticker di Audrey Hepburn o quelli delle opere di Van Gogh , Leonardo da Vinci…

E sono solo alcuni dei moltissimi temi disponibili.

Come scegliere l’adesivo per porte interne giusto?

È soprattutto questione di gusti, ma posso darti qualche suggerimento.

Il primo: scegli un soggetto attinente allo stile della casa e/o ai complementi d’arredo della stanza.

Secondo suggerimento: in alternativa orientati su temi che rappresentano la tua personalità/carattere, oppure le tue passioni.

Ami la natura? (vedi immagine):

oppure vuoi qualcosa di originale?

Per la camera da letto di un bambino mi orienterei invece su temi divertenti ed accattivanti.

3 Siti dove acquistare gli sticker per porte interne

Veniamo ai portali dove troverai un buon assortimento di prodotti.

#1: Amazon

Se acquisti gli adesivi per porte di Amazon leggi bene descrizione e recensioni (alcune hanno le foto del prodotto montato), oltre alle domande rivolte al venditore.

I prezzi di partenza sono di circa 11-12 € a prodotto, riferiti ad un serramento di dimensioni standard.

#2: ebay

L’offerta è addirittura superiore a quella di Amazon, con prezzi (mediamente) più alti.

Puoi verificare l’affidabilità del venditore grazie alle recensioni di chi ha già acquistato, e ovviamente è possibile selezionare la dimensione del prodotto.

#3: Etsy

Non ho mai acquistato nulla su Etsy, ma alcuni iscritti al mio canale l’hanno fatto e lo consigliano.

I prodotti provengono da tutto il mondo, e il portale è abbastanza intuitivo.

#4: Creativespace

L’adesivo per porte interne di Creativespace si chiama Cover . L’azienda è specializzata in creazioni con effetto profondità, quindi i temi sono attinenti.

A livello estetico rende parecchio, tuttavia aumenta il prezzo (siamo attorno a 120 € per prodotto).

Tocca a te!

Gli adesivi per porte interne costano poco e trasformano rapidamente un serramento vecchio o noioso, quindi sono perfetti per restyling…o regalo (di certo originale!).

Non solo: con uno di questi sticker rendi unica la porta, a differenza delle verniciature standard.

Ora sta a te decidere.

Se hai domande/dubbi scrivi un commento qui sotto: risponderò il prima possibile.

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A presto!
Lorenzo

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Pavimento in pvc: pro e contro, prezzi, migliori marche (Guida 2020)

Questa guida contiene tutto quello che devi sapere sul pavimento in pvc (detto anche pavimento vinilico o LVT).

Nelle prossime righe ne scoprirai pro e contro, ambienti di utilizzo, prezzi e migliori marche.

Non solo.

Ti aiuterò a scegliere il pavimento in pvc perfetto per la tua casa.

Tutto in un articolo step-by-step! Sei pronto?

Innanzitutto facciamo chiarezza…

3 Vitali informazioni sul pavimento in pvc

Pavimento in pvcPavimento in pvc

Diciamo come stanno le cose.

#1: PVC & Linoleum sono DIVERSI!

Il pavimento in pvc è spesso confuso con il linoleum, ma i due prodotti non hanno nulla in comune.

Il pvc è un prodotto sintetico (plastico) mentre il linoleum è naturale, ed è formato da un impasto di farina di legno, olio di lino, resine naturali e pigmenti colorati.

#2: Provenienza

Il 90% dei pavimenti in pvc sono cinesi, e non è un caso.

Per produrre questi pavimenti si inquina molto, e in Cina le normative sull’inquinamento sono più elastiche.

#3: Età

Il prodotto è ancora giovane e lo sviluppo è tuttora in corso. I vecchi pavimenti in pvc davano diversi grattacapi (che vedrai proseguendo nella lettura), e anche alcuni prodotti moderni hanno problemi di resa.

Ciò non significa che tutti i prodotti sono scadenti.

Tuttavia dovrai sceglierlo con cura, in base ai tuoi obiettivi.

L’evoluzione dei pavimenti vinilici

I primi pavimenti in pvc erano altamente tecnici. Venivano impiegati soprattutto in ambito commerciale e pubblico (raramente nel residenziale).

Si vendevano in teli – tagliati di volta in volta in base alle esigenze – e il fattore predominante era la robustezza.

Pavimento in pvc a rotoloPavimento in pvc a rotolo

Il progresso del prodotto ha portato alla nascita degli LVT (Luxury Vinyl Tile), che puoi tradurre in piastrelle viniliche di lusso.

Parliamo sempre di pavimenti in pvc, venduti in piastrelle di forma quadrata o allungata, dove l’aspetto prioritario è l’estetica:

Pavimento in pvc finto legnoPavimento in pvc finto legno

Da qualche anno sono disponibili anche gli LVT di nuova generazione, ovvero gli SPC (con strato interno in pannello minerale rigido).

È l’ultima evoluzione del prodotto, più rigido e resistente agli sbalzi di temperatura.

In genere viene fornito con il materassino già incollato sul lato posteriore della doga.

I 3 tipi di pavimento in pvc

In commercio trovi tre tipologie di prodotto.

#1: Adesivo

Il pavimento vinilico adesivo (o autoadesivo) è composto da lame flessibili a spessore ridotto (1,3-2 millimetri), posate direttamente sul pavimento esistente.

Potrai quindi posarlo sulle vecchie mattonelle, purché il pavimento sottostante sia privo di imperfezioni.

Disponibile nel formato rettangolare, che imita le doghe, oppure in forma quadrata (mattonella).

#2: Flottante

Pavimento pvc LVT flottantePavimento pvc LVT flottante

Il pavimento pvc flottante, assieme all’adesivo, è la tipologia più conosciuta ed utilizzata.

La struttura è composta da doghe (come per il pavimento laminato), con spessori, dimensioni e proprietà variabili a seconda di prodotto e modello.

#3: Rotoli

Qui il prodotto è venduto in rotoli a larghezza variabile (1, 2 o 3 metri) e lunghezza fino a 30 metri, con spessore ridotto (1 o 2 mm) e posa tramite utilizzo di colla.

È la tipologia meno utilizzata.

Ok, ora vediamo pro e contro del pavimento in pvc.

9 Vantaggi del pavimento in pvc

Prestazioni e resistenza sono direttamente proporzionali alla qualità del prodotto, quindi alcuni dei seguenti benefici si riferiscono ai prodotti migliori (e NON ai low cost).

In particolare:

Vantaggio #1: Resiste all’acqua

Pavimento LVT resistente all'acquaPavimento LVT resistente all'acqua

100% Waterproof, quindi idoneo ad ambienti umidi come cucina e bagno.

Questa proprietà è una tra le più apprezzate, ecco perché tante persone lo preferiscono al pavimento laminato .

Ovviamente a tutto c’è un limite.
In caso di perdite d’acqua (esempio: lavatrice) dovrai smontare il pavimento, asciugare con cura e rimontarlo; poiché l’acqua che penetra tra le giunture crea muffa e cattivi odori.

ATTENZIONE! ⚠️

Il pavimento LVT non è idoneo ad ambienti con umidità di risalita.

Vantaggio #2: Spessore ridotto

Ecco un’altra peculiarità gradita.

I pavimenti adesivi hanno spessori di 1,2÷2 millimetri, caratteristica che – in alcuni casi – permette di rinnovare un ambiente senza demolire il pavimento sottostante.

In pratica incolli il pavimento vinilico su quello esistente, con una minima modifica delle porte.

Ricorda che tutto dipende dallo spessore del pavimento scelto e dalla luce disponibile sotto le porte.
Per funzionare correttamente, una porta ha bisogno di almeno 2-3 mm. di luce.

NOTA:

I migliori LVT arrivano fino a 8,5 mm. di spessore.

Vantaggio #3: Antistatico

L’aria è carica di elettricità.

I pavimenti vinilici antistatici riducono la carica statica nella stanza, e aumentano il comfort (respingono polvere e sporco).

Vantaggio #4: Ampia scelta

Pavimento in pvc per interniPavimento in pvc per interni

Il mercato è in evoluzione, e potrai scegliere diversi aspetti del tuo pavimento in pvc.

Tra questi:

◼︎ tipologia (adesivo, flottante, rotolo);
◼︎ spessore;
◼︎ resistenza all’usura;
◼︎ dimensioni;
◼︎ texture superficiale (legno, marmo, ardesia…);
◼︎ colore;
◼︎ destinazione d’uso;

Riguardo l’ultimo punto: in base alle caratteristiche il pavimento sarà adatto ad un uso residenziale, commerciale o industriale.

Vantaggio #5: Facilità di posa

Pavimento in pvc ad incastroPavimento in pvc ad incastro

Uno dei pavimenti più amati dagli appassionati del fai-da-te. In effetti l’installazione è semplice (basta un pò di manualità), sia per la tipologia adesiva che flottante.

A differenza di altri pavimenti (esempio: grés), la posa produce pochi residui.

Vantaggio #6: Pratico

È un pavimento semplice da gestire: pulizia e manutenzione sono simili a quella del laminato, quindi avrai bisogno di un panno in microfibra e del detergente neutro.

ATTENZIONE! ⚠️

I prodotti low-cost si sporcano facilmente, e la pulizia si complica (vedi paragrafo “svantaggi” a seguire).

Vantaggio #7: Riduzione del rumore

Pavimento in pvc effetto legnoPavimento in pvc effetto legno

È un pavimento silenzioso e confortevole, che attutisce il rumore da calpestio. Forse l’avrai già notato camminando su pavimenti in pvc di strutture pubbliche (palestre, uffici, ospedali…).

Le prestazioni migliorano quando il pavimento è abbinato ad un materassino acustico.

Vantaggio #8: Resiste all’usura

La resistenza all’usura di un pavimento vinilico si misura indicando lo strato di PVC superficiale (flessibile e meno resistente dell’Overlay del laminato).

Le classi di usura per il residenziale vanno da 0,20 a 0,50 mm (0,20 – 0,30 – 0,40 – 0,50), mentre oltre tali valori parliamo di vinilici idonei all’uso industriale (0.70 – 1…).

Vantaggio #9: Antiscivolo e antisdrucciolo

Pavimento lvt opinioniPavimento lvt opinioni

Altro parametro da considerare riguarda le proprietà antiscivolo e antisdrucciolo, legate alla sicurezza del prodotto.

Per le proprietà antiscivolo la normativa di riferimento è la DIN 51130, e il vinilico residenziale rientra nei coefficienti R9 o R10 (in base alla destinazione d’uso).

Per le proprietà antisdrucciolo la normativa è la EN 14041, e se il pavimento è considerato “sicuro” avrà un classe tecnica DS (pavimento asciutto).

ATTENZIONE! ⚠️

Leggi con attenzione le schede tecniche dei prodotti e chiedi informazioni al rivenditore, così da verificarne il livello qualitativo.

3 Svantaggi di ALCUNI pavimenti in pvc

Ora i difetti, che riguardano i vinilici adesivi e i low-cost in generale.

Svantaggio #1: Resa estetica

Alcuni prodotti adesivi sono celebri per la scarsa resa estetica. Il pavimento vinilico adesivo va posato solo su pavimenti perfettamente planari, meglio se rasati o con piccole fughe.

Una precauzione necessaria, considerato che dopo qualche tempo – a seconda del prodotto – le fughe tendono ad affiorare, e si notano soprattutto in controluce.

Svantaggio #2: Sensibile allo sporco

I prodotti low cost (sia adesivi che flottanti) si sporcano facilmente.

Guarda l’immagine:

Pavimento in pvc graffiatoPavimento in pvc graffiato

È il pavimento in pvc di una palestra e, ammaccature a parte, si sporca in continuazione a causa dei segni lasciati da scarpe e pesi.

Svantaggio #3: Termosensibile

Anche qui mi riferisco a prodotti adesivi di scarsa qualità, che si dilatano e restringono in base alle temperature.

In quali ambienti posare il pavimento in pvc?

Il prodotto è adatto a tutti gli ambienti della casa, quindi zona giorno (cucina compresa):

Pavimento LVT flottantePavimento LVT flottante

camere da letto:

Pavimento in LVT per interniPavimento in LVT per interni

luoghi pubblici (palestre, ospedali):

e anche bagno:

Pavimento in pvc per bagnoPavimento in pvc per bagno

Ricorda: le fonti di umidità occasionali non danno problemi, ma se bagni il pavimento devi asciugarlo il prima possibile. In caso contrario l’umidità penetra sotto il pavimento.

Come scegliere il pavimento in PVC? 5 Step per decidere

Mettiamo da parte il prezzo almeno per il momento (gli ho dedicato un capitolo), e vediamo gli altri parametri decisionali.

Parametro #1: Tipo di riscaldamento

Pavimento LVT per interniPavimento LVT per interni

È il primo metro di giudizio che già da solo esclude alcuni prodotti, perché non tutti i pavimenti vinilici sono idonei – ad -esempio – al riscaldamento a pavimento.

Se hai il riscaldamento a pavimento devi verificare la compatibilità del prodotto di tuo interesse.

Parametro #2: Destinazione

Secondo la normativa Europea (DIN EN 685) i pavimenti in pvc hanno delle classi d’uso in base all’utilizzo:

◼︎ utilizzo domestico: classi da 21 a 23;
◼︎ utilizzo commerciale: classi da 31 a 34;
◼︎ utilizzo industriale: classi da 41 a 43;

Parametro #3: Spessore

Pavimento vinilico effetto legnoPavimento vinilico effetto legno

Lo spessore dell’elemento è direttamente proporzionale alla resa del prodotto. Un pavimento vinilico flottante da 4 mm. è meno performante rispetto ad uno di 5 o 8/8,5 mm.

Maggiore è lo spessore, maggiore è la qualità dell’incastro (in genere).

Parametro #4: Resistenza usura

I prodotti hanno varie resistenze all’usura, determinate in base allo spessore dello strato superficiale.

Maggiore è lo strato, maggiore è la resistenza.

Anche lo spessore dello strato di usura è riportato nella scheda tecnica, e va da un minimo di 0,20 mm fino a 0,50 (o 0,55) per i vinilici ad uso domestico.

Parametro #5: Estetica

Pavimento LVT SpcPavimento LVT Spc

Un’altra qualità di rilievo riguarda l’aspetto estetico del prodotto, e qui ho buone notizie.

In commercio trovi pavimenti in pvc con texture che imitano molto bene le essenze di legno, pietra, resina, acciaio…

Quanto costa il pavimento in pvc?

Pavimento vinilico finto legnoPavimento vinilico finto legno

Rispetto al laminato, il pavimento vinilico ha prezzi mediamente più alti.

I prodotti economici adesivi hanno un costo di partenza di 6-7 €/mq (posa esclusa), e la resa estetica è mediocre.

Chiedi informazioni al venditore, perché alcuni di questi pavimenti low-cost non sono idonei ad ambienti con grandi vetrate esposte al sole (perché perdono colore).

Con prezzi tra i 18-20 €/mq. passiamo dai prodotti adesivi a quelli flottanti, dove aumentano alcune qualità come resistenza all’usura e spessore complessivo.

Ho notato che alcuni flottanti low-cost non sono antistatici, quindi leggi la descrizione del pavimento e la scheda tecnica.

Per i prodotti delle migliori marche si arriva a 35-40 €/mq…ed oltre.

Quali sono le migliori marche di pavimenti in pvc?

Voglio precisare che questa guida non è sponsorizzata: riporto quelle che ritengo le migliori marche, sulla base di esperienza personale e confronto con rivenditori e privati.

Azienda 1: Pergo

L’azienda Svedese inventrice del laminato. Al momento offre 3 tipi di pavimento vinilico (adesivo e flottante), di cui uno specifico per sottofondi con qualche irregolarità (Rigid Click).

Un aspetto interessante è che il loro miglior prodotto resiste bene alle macchie, anche di pennarelli indelebili (a differenza di altre marche).

* i pvc Pergo sono prodotti in Belgio.

Azienda 2: COREtec

Azienda eccezionale. Ha un LVT estremamente stabile, con tappetino integrato in sughero (assorbe rumori ed imperfezioni del sottofondo) e spessore della lama fino a 8,5 millimetri!

L’incastro è molto resistente, come testimonia il video-test:

Se cerchi la robustezza, COREtec è il prodotto migliore.

Azienda 3: Berry Alloc

Berry Alloc pavimento pvc SpiritBerry Alloc pavimento pvc Spirit

L’ultimo arrivato della famiglia Berry Alloc si chiama Spirit, un pavimento vinilico disponibile in diversi formati, spessori, strati di usura e ovviamente decori.

I prodotti Spirit “Click Comfort” hanno il materassino integrato.

Come posare un pavimento in pvc?

Dipende dalla tipologia di prodotto.

Nel caso di un vinilico adesivo le lame si tagliano con un cutter, e poi si incollano al pavimento (che dev’essere perfettamente regolare):

Per quello ad incastro la posa è simile al pavimento laminato:

In genere le scatole con il materiale riportano anche le istruzioni di posa, e su alcuni siti dei produttori trovi i video tutorial.

Pulizia e manutenzione ordinaria del pavimento in pvc

La pulizia è simile a quella del pavimento laminato, e molte aziende hanno i loro kit.

Ciò di cui hai bisogno è un panno in microfibra e un detergente neutro (non aggressivo), e per togliere la polvere puoi utilizzare anche l’aspirapolvere.

Cosa NON devi MAI fare?

Stai alla larga da detergenti aggressivi (a base solvente), olio di lino e acetone, e non utilizzare le scope a vapore.

Quanto dura un pavimento in pvc?

Bella domanda.

La durata di un pavimento vinilico è legata a tre fattori:

◼︎ tipologia e qualità del prodotto;
◼︎ manutenzione ordinaria;
◼︎ destinazione d’uso;

Dipende da cosa acquisti, da come te ne prendi cura e dal luogo di utilizzo.

Non posso darti numeri certi ma ti invito a controllare le brochure e le descrizioni dei prodotti, che riportano gli anni di garanzia del pavimento.

In genere gli LVT ad uso commerciale hanno una garanzia inferiore, rispetto allo stesso pavimento posato tra le mura domestiche.

Ecco un esempio:

Durata pavimento pvcDurata pavimento pvc

Come vedi il pavimento è garantito 25 anni per l’uso residenziale, e 10 anni per quello commerciale.

Altro dato: anche lo spessore dello strato di usura può incidere sugli anni di garanzia del prodotto.

Ricapitolando

Il pavimento in pvc è adatto a tutti i budget di spesa, e volendo puoi risparmiare sul costo di posa in opera.

La scelta è davvero ampia, e oltre ai decori del legno trovi altre texture che imitano pietra, cemento, resina…

Rispetto al laminato resiste meglio agli ambienti umidi (con le dovute attenzioni) ma ha un prezzo medio maggiore (a parità di qualità).

Oltre alle mura domestiche, puoi utilizzarlo anche nell’ufficio e nell’attività commerciale (tra l’altro senza le paranoie di un parquet, ad esempio).

Sta a te decidere! 

Se hai domande/dubbi scrivi un commento qui sotto: risponderò il prima possibile.

2 cose importanti prima di salutarci.

La prima: ringrazio Ferruccio Mattiello di Emmedue Pavimenti (Cittadella – Padova). Questa guida nasce grazie al suo prezioso contributo, e se abiti nella provincia di Padova ti consiglio di affidarti a lui per l’acquisto del tuo pavimento pvc.

Seconda cosa: ho dedicato molto tempo alla scrittura dell’articolo. ⏰

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Te ne sono grato!

A presto!
Lorenzo

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Ristrutturazione e prevenzione come diritti fondamentali

Le tematiche legate alle abitazioni diventano sempre più una priorità per la sicurezza dei cittadini. La prevenzione e l’atto di “ristrutturazione” di un abitazione sono un dovere civico per evitare incidente, aumentare la sicurezza e vivere in serenità nel proprio paese, città o quartiere.

Sono numerosi gli interventi di ristrutturazione edilizia e riparazione che è possibile realizzare senza dover richiedere autorizzazioni o presentare comunicazioni (Cil, Cila, Scia), né permesso di costruire.

Si tratta della cosiddetta edilizia libera, che rappresenta l’insieme dei lavori che è possibile eseguire sugli immobili senza chiedere autorizzazioni al Comune, presentare documentazione o comunicazioni di inizio attività.

Vediamo, dunque, l’elenco dei lavori che si possono realizzare senza autorizzazioni né pratiche burocratiche, consentendo in molti casi anche di accedere alle agevolazioni fiscali.

La riparazione, sostituzione o rinnovamento di infissi interni o esterni di un singolo appartamento è agevolabile solo a patto che comporti la demolizione, oppure se riguarda le parti comuni dell’edificio: in questo caso rientra fra le opere agevolabili dal bonus ristrutturazioni. Se gli infissi producono un risparmio energetico (ad esempio, diminuendo la dispersione di calore) rientrano anche nel bonus energia al 65% (Ecobonus), fino a un tetto di spesa di 60mila euro.

Spetta la detrazione al 50% anche per gli interventi di sistemazione della facciata (anche la semplice tinteggiatura), per nuova installazione o sostituzione con modifiche della grondaia, per l’intero rifacimento o la messa a norma dell’impianto elettrico o il rifacimento o l’innovazione di quello idraulico, per la pavimentazione delle aree pertinenziali del condominio.

Siamo pronti a seguire i nostri clienti e consigliere gratuitamente il miglior processo per ristrutturare la propria abitazione.

 

Altezza rivestimenti bagno: fino a dove rivestire? (Guida)

Bagno rivestito con piastrelleBagno rivestito con piastrelle

In questo articolo scoprirai tutto ciò che devi sapere riguardo l’altezza dei rivestimenti bagno.

Vedrai cosa prevede la normativa e quali sono le altezze più utilizzate.

Non solo.

Leggerai 5 preziosi consigli che ti eviteranno rogne…e un pessimo risultato estetico finale.

È una guida step-by-step – pratica ed efficace – perfetta se non hai esperienza e temi di commettere disastri.

Premessa: NON esiste l’altezza ideale per i rivestimenti del bagno!

Molti vecchi locali anni ’50-’60 e ’70 erano rivestiti fino al soffitto:

Vecchio bagno rivestito fino al solaioVecchio bagno rivestito fino al solaio

mentre alcuni bagni moderni non hanno nemmeno le piastrelle:

Bagno moderno senza piastrelleBagno moderno senza piastrelle

al di là di questo, non esiste l’altezza ideale e perfetta per tutti i bagni.

È soprattutto questione di gusti, ma puoi fare delle valutazioni che ti aiuteranno (finalmente!) a  decidere.

Iniziamo dalla normativa…

Altezza rivestimento bagno: cosa dice la normativa?

Dobbiamo distinguere tra bagni privati e pubblici.

Bagni privati

I bagni residenziali non hanno una precisa regola. Gli unici testi di riferimento sono il Decreto Ministeriale Sanità (5 luglio 1975) e il Regolamento Edilizio del tuo Comune.

Prendiamo il caso della città di Padova:

Normativa per altezza rivestimento bagnoNormativa per altezza rivestimento bagno

Il regolamento edilizio parla di superficie impermeabile e lavabile fino a 1,80 metri di altezza.

Nessun richiamo esplicito alle piastrelle, e d’altra parte anche resine, microcementi e alcune pitture sono lavabili ed impermeabili…

Decidi tu fino a dove rivestire.

Bagni pubblici

Per i bagni dei locali pubblici dai un’occhiata al Regolamento Edilizio del Comune e alle indicazioni della ASL di riferimento.

Quale altezza per il rivestimento del bagno?

Passiamo alla parte pratica.

Per stabilire fino a dove rivestire, devi prima conoscere le possibilità a disposizione…compresi pro e contro.

#1: Altezza 120 centimetri

Questa opzione torna utile in un bagno stretto e lungo :

Bagno rivestito fino a 120 centimetriBagno rivestito fino a 120 centimetri

Le pareti libere riducono la sensazione di “corridoio” che a volte si crea in locali di simile forma, soprattutto quando il bagno è davvero stretto e i rivestimenti hanno toni scuri.

Una soluzione che trovo adatta anche a bagni piccoli e ciechi, bisognosi di respiro.

Di certo c’è risparmio di materiale, quindi costi inferiori e (in teoria) un piccolo guadagno di tempo sui lavori.

Altro aspetto da valutare è che potrai colorare le pareti al di sopra delle piastrelle, anziché lasciare i muri bianchi:

Bagno con pareti colorate di gialloBagno con pareti colorate di giallo

Infine, una nota riguardo la praticità.

Meno rivestimento significa anche pulizie più rapide e comode. Non so ogni quanto pulisci le piastrelle, ma arrivare fino alla porta (ed oltre) è un lavoraccio.

Un possibile svantaggio di questa prima tipologia di rivestimento riguarda la placca del wc…ma te ne parlo nel capitolo dedicato (quello sui “controlli”).

#2: Metà altezza

Bagno rivestito a mezza altezzaBagno rivestito a mezza altezza

Rivestire a metà altezza significa ricoprire da 130 cm fino a 140-150 cm.

Questa scelta ha i medesimi vantaggi della prima opzione (120 cm), quindi applica le stesse valutazioni.

#3: Fino alla porta…o poco oltre

Bagno piastrellato fino alla portaBagno piastrellato fino alla porta
In molti ricoprono fino ad altezza porta, ovvero fino al bordo superiore della cornice della porta.

Qualcuno si spinge oltre, aggiungendo un’ulteriore fascia di piastrelle (così da arrivare a 240 centimetri da terra).

I costi del materiale aumentano…e anche le mattonelle da pulire.

Tale soluzione è ideale soprattutto in locali di medie-grandi dimensioni.

#4: Tutta altezza

Rivestimento bagno tutta altezzaRivestimento bagno tutta altezza

La quarta opzione è piastrellare fino al solaio.

Se scegli questa strada fai attenzione alle quote del solaio…potrebbe non essere perfettamente piano, e in tal caso la resa estetica finale è poco gradevole.

Come rimediare a tale eventualità?

Potresti creare un piccolo controsoffitto in cartongesso – qualora l’altezza interna lo permetta – dove inserire dei corpi illuminanti a led .

Eviterei il rivestimento al soffitto nei bagni piccoli e ciechi – soprattutto se ami i colori scuri – perché rischi di ottenere l’effetto scatola (triste ed opprimente).

* effetto ridotto con i toni chiari

Ma è la mia opinione.

2 Intriganti alternative per rivestire le pareti del bagno

Finora hai conosciuto le soluzioni celebri, ma che dire delle prossime due opzioni?

#1: Niente piastrelle

Bagno moderno senza piastrelleBagno moderno senza piastrelle

Alcuni bagni moderni hanno pavimento e rivestimento in resina e/o microcemento (impermeabili), materiali perfetti per lo stile essenziale e minimalista.

#2: Rivesti “a pezzi”

Rivestimento in piastrelle dietro al lavaboRivestimento in piastrelle dietro al lavabo

Altra facoltà è rivestire con mattonelle solo alcune zone del bagno.

Quelle obbligatorie sono l’interno doccia, zona vasca, dietro i sanitari e il lavabo.

Nelle aree rimanenti utilizza:

◼︎ pittura lavabile;
◼︎ resina;
◼︎ microcemento;
◼︎ smalto;

e volendo carta da parati:

Bagno rivestito con carta da paratiBagno rivestito con carta da parati
La carta da parati per il bagno resiste all’umidità, e puoi applicarla anche all’interno della doccia:

Interno doccia con carta da paratiInterno doccia con carta da parati
Quella per la zona doccia/vasca è in fibra di vetro resinata (impermeabile).

Per un gran risultato basta rivestire una sola parete…anche piccola.

Fino a dove rivestire doccia e vasca?

Doccia e vasca rappresentano un capitolo a parte.

Procediamo con ordine…

Rivestimenti doccia

Mattonelle dell'interno docciaMattonelle dell'interno doccia

Nell’area del piatto doccia è buona norma rivestire fino ad almeno 200 cm.

Se rivesti fino a 2 metri, l’altezza del box doccia va scelta di conseguenza.

Un box doccia standard è alto da c.a. 185/190 cm fino a c.a 200 cm, e poggerà sul piatto doccia (anch’esso con altezza variabile).

Mi raccomando: l’altezza totale (box + piatto) non deve superare l’altezza delle mattonelle!

Occhio.

Rivestimenti vasca

Anche le pareti a contatto con la vasca vanno rivestite fino ad almeno 200 cm.

5 Cose da controllare PRIMA di piastrellare il bagno (Importante)

A questo punto dovresti avere le idee più chiare, quindi non mi resta che svelarti il mio check-up.

Che-up formato da 5 controlli che ti eviteranno incomprensioni, sfuriate, ritardi e aumento del preventivo lavori.

Di che si tratta?

Controllo #1: Hai informato la ditta?

L’altezza scelta per il rivestimento va comunicata PRIMA dell’inizio delle opere.

Posa rivestimento in docciaPosa rivestimento in doccia

Il momento migliore è durante la firma del contratto.

Un vero professionista prende nota di tutti i desideri del cliente, e difficilmente dimentica tali aspetti.

Ma l’errore è umano, quindi…

Controllo #2: Progetto in cantiere!

Pianta progetto bagnoPianta progetto bagno

Il progetto del bagno va tenuto in cantiere per tutta la durata dei lavori.

Cosa contiene il progetto?

◼︎ pianta locale con misure e arredi;
◼︎ progetto pavimenti e rivestimenti;
◼︎ schede tecniche elementi (wc, bidet…);

Chi si occupa del progetto?

Lo show-room locale dove compri pavimenti, rivestimenti…oppure l’architetto e/o interior designer (se ne contatti uno).

Tuttavia, quando acquisti da una grande catena, non ricevi un progetto.

In questo caso hai 2 possibilità:

◼︎ lo chiedi alla ditta;
◼︎ lo realizzi tu;

Nulla di complicato eh, l’importante è riportare le altezze dei rivestimenti, l’arredo, le misure (le schede tecniche le trovi su internet, nel sito del produttore).

Controllo #3: Placca WC

Ecco un altro importante aspetto:

Bagno rivestito maleBagno rivestito male

Rivestendo fino a 120 cm (o poco al di sopra) la placca di comando del wc potrebbe cadere a ridosso tra mattonella e parete.

Non deve succedere. ⚠️

Se l’idraulico ha già terminato il lavoro, ed è impossibile spostare cassetta di risciacquo e placca, hai 2 rimedi:

◼︎ crei una cornice di mattonelle attorno alla placca;
◼︎ aumenti l’altezza del rivestimento;

Controllo #4: Altezza specchio

In base all’altezza del rivestimento, lo specchio/mobile specchio potrebbe rimanere leggermente a ridosso delle piastrelle.

Si crea una sorta di sgradevole scalino, quindi prendi nota anche di questa incognita.

Controllo #5: Profilo sulle mattonelle

Profilo Jolly piastrelle rivestimento bagnoProfilo Jolly piastrelle rivestimento bagno

Se scegli di rivestire fino a 150 cm ti consiglio di chiedere l’applicazione di un profilo terminale Jolly (ultima fila di mattonelle).

Oltre a proteggere gli spigoli esterni da urti e sbeccature, permette una rapida pulizia della polvere che col tempo si accumula.

Tocca a te!

È il momento di decidere.

Primo: l’altezza del rivestimento è soprattutto questione di gusti…ma se proprio non riesci a deciderti rileggi i miei consigli.

Secondo: ricorda il mio check-up. Se necessario, appendilo sulla porta del bagno.

Quando inizieranno i lavori avrai tanti pensieri per la testa, e quei consigli torneranno utili!

Terzo: se hai dubbi e domande scrivi un commento qui sotto, risponderò il prima possibile.

Una cosa prima di salutarci: restiamo in contatto!

Iscriviti al mio canale Youtube , dove troverai i video gratuiti su arredo e ristrutturazione del bagno (con filmati direttamente dal cantiere!).

A presto!
Lorenzo

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L’aumento delle imposte catastali e l’importanza di investire

Gli immobili sono finiti nel mirino del governo che, nel Documento Programmatico di Bilancio trasmesso all’UE, redatto per l’approvazione della manovra 2020, ha messo nero su bianco la volontà di aumentare le imposte attualmente pagate dai proprietari di casa. Il governo ha poi previsto un aumento della tassazione sulla cedolare secca negli affitti a canone concordato a partire dal 2020. L’imposta del 10% verrà innalzata al 12,5%. C’è da dire che l’aliquota venne ridotta nel 2014 dal 15% al 10% con l’obiettivo di riportarla al 15% negli anni successivi ma poi la riduzione venne prorogata di anno in anno.
Adesso si prevede un rialzo ma non in maniera completa. L’obiettivo dell’aliquota è stato quello di calmierare gli affitti, anche quelli universitari.

Su tale scenario Confedelizia è stata subito chiara: si tratterebbe di “un clamoroso autogol”.

La priorità restano gli investimenti nel settore.

Durante recenti lavori, il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli ha dichiarato: “Ritengo necessario prorogare il pacchetto legato agli incentivi per le ristrutturazioni e quello per l’efficienza energetica, tema che mi sta particolarmente a cuore. Ricordo che grazie alle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti dal 2007 a oggi si registrano oltre 39 miliardi di euro – di cui 3,3 solo nel 2018 –  di investimenti per interventi di riqualificazione energetica, con un risparmio cumulato di circa 100 milioni di Megawattora (MWh). L’efficienza energetica rimane una delle leve più efficaci per ridurre i consumi e la spesa per l’energia di famiglie, imprese e PA e rappresenta, al contempo, una filiera industriale fortemente italiana in cui le innovazioni di prodotto e servizio fanno del nostro Paese un’eccellenza. Vorrei che queste misure a sostegno del settore venissero prorogate e magari rese strutturali al fine di promuovere un mercato troppo spesso minato dall’incertezza legata ai regimi di tassazione che impediscono ai locatori e agli affittuari di fare progetti di medio periodo, investendo serenamente in tempi e risorse“.

Investimenti seri che possono rappresentare un argine al previsto aumento della tassazione per i proprietari di immobili.

Come arredare casa con l’arredo rustico? (Guida 2020)

Casa arredata in stile rusticoCasa arredata in stile rustico

In questa guida scoprirai tutto ciò che devi sapere sull’arredo rustico.

Ti mostrerò come ricreare tale stile nella tua casa, anche se ti mancano esperienza e idee.

Di cosa parlerò?

Innanzitutto dei principi dell’arredamento rustico, quindi i fondamentali.

Poi vedrai mobili e complementi d’arredo rustici essenziali – e dove trovarli – divisi per ambienti della casa.

Dulcis in fundo: come arredare una casa in stile rustico (senza commettere disastri).

Sei pronto?

Cosa significa “arredo rustico”?

Arredo rustico chic ed eleganteArredo rustico chic ed elegante

Lo dice la parola.

Rustico è sinonimo di “semplice/alla buona”.

Non a caso il vero arredo rustico ha proprio questo aspetto:

Mobile bagno in stile rusticoMobile bagno in stile rustico

il termine richiama le tipiche costruzioni delle nostre campagne (i rustici, per l’appunto), e in effetti lo stile è perfetto per case di campagna, cottage, fattorie e mulini.

Tuttavia è anche adatto ad altri contesti, come abitazioni in montagna:

Arredamento rustico casa di montagnaArredamento rustico casa di montagna

e appartamenti in città:

Appartamento con arredo rusticoAppartamento con arredo rustico
In commercio trovi due tipologie di mobili rustici

Arredo rustico: originale VS contemporaneo

Tra le categorie c’è una netta distinzione, non solo riguardo i prezzi.

Iniziamo dalla prima…

Arredamento rustico autentico

Arredo rustico modernoArredo rustico moderno

I veri mobili rustici vengono realizzati da artigiani, nelle falegnamerie.

Parliamo di pezzi unici – in legno massello al 100% – recuperati da antichi oggetti restaurati o creati su misura.

Alcuni complementi potrebbero avere imperfezioni (nodi, fessure…), ma in genere non è un problema…anzi.

In tali opere i difetti del legno diventano pregi, perché rimarcano il sapore autentico del mobile:

Tavolo rustico classicoTavolo rustico classico

Tra le essenze più utilizzate:

◼︎ pino;
◼︎ noce;
◼︎ castagno;
◼︎ rovere;
◼︎ larice;

L’elemento a sfavore del vero arredo rustico?

Il prezzo.

Trattandosi di pezzi unici, molte creazioni hanno un costo maggiore rispetto ai “colleghi” moderni.

Arredamento rustico contemporaneo

Arredamento rustico contemporaneoArredamento rustico contemporaneo

L’industria dell’arredo rustico moderno predilige prodotti diversi, soprattutto per complementi di piccole e medie dimensioni.

Tanti mobili moderni sono realizzati in:

◼︎ abete;
◼︎ mango;
◼︎ acacia;
◼︎ pino massiccio;
◼︎ paulownia;

Per contenere i costi, le essenze si abbinano a laminati plastici, truciolato, compensato, MDF, impiallacciato e scarti di legno.

Arredo casa rustico moderno ed eleganteArredo casa rustico moderno ed elegante

L’aspetto è meno “autentico” (soprattutto al tocco), ma tutto sommato ottieni lo stile desiderato.

E fin qui ho parlato del legno, il materiale predominante.

Ma l’ambiente rustico degno di questo nome comprende altri elementi…

Materiali e colori dell’arredo rustico

Pensa alle tipiche case di campagna:

Arredo rustico vecchia casa di campagnaArredo rustico vecchia casa di campagna

o alle abitazioni montane:

Arredo rustico abitazione in montagnaArredo rustico abitazione in montagna

Di cosa hai bisogno per ricreare l’ambiente rustico?

◼︎ pietra;
◼︎ rattan (intrecciati);
◼︎ ferro;
◼︎ rame;
◼︎ cotto;
◼︎ mattoni;
◼︎ cordame;

Ciascun elemento ha un preciso utilizzo.

Materiali dell'arredo rusticoMateriali dell'arredo rustico

La pietra è impiegata per pavimenti e rivestimenti.

Rattan e corde servono per accessori e piccoli arredi (ceste, vasi, tappeti…), mentre il ferro è riservato a travi ed intelaiature di mobili.

Il rame è perfetto per decori e complementi della cucina, cotto e mattoni finiscono su pavimenti e pareti.

Un appunto sui colori…

Non esagerare con i toni scuri del legno. ⚠️

Rischi di ottenere un risultato simile:

smorza le tonalità grazie a bianco, grigio chiaro e beige:

Casa arredata in stile rusticoCasa arredata in stile rustico

e nel caso riserva alcuni colori vivaci (giallo, rosso, blu…) per i piccoli complementi d’arredo (cuscini, tappeti, quadri…).

Procediamo…

Arredo rustico: scopriamo gli arredamenti essenziali della casa

In questo capitolo analizzo tutte le stanze della casa.

Ogni ambiente ha mobili ed accessori rustici diversi, e qui trovi i basilari.

Iniziamo dall’entrata…

Ingresso

Ingresso casa stile rusticoIngresso casa stile rustico

L’ingresso è una zona a cui prestare molta attenzione.

Se manca un vero e proprio ingresso, ti bastano due soli elementi per ottenerne uno.

Il primo è l’appendiabiti:

Appendiabiti in stile rusticoAppendiabiti in stile rustico

ha un aspetto decisamente country, vero?

In mancanza di spazio scegli l’attaccapanni.

Il secondo elemento è lo specchio:

Specchio in stile rusticoSpecchio in stile rustico

Quelli con cornice spessa in legno sono perfetti, ma va bene anche un modello con contorno meno vistoso.

A seconda dell’ampiezza del locale, inserisci altri arredi:

◼︎ mobile scarpe;
◼︎ pouf;
◼︎ tavolino;

Soggiorno e salotto

L’elenco dei complementi è lungo, e tra gli essenziali abbiamo il divano:

Salotto in stile rusticoSalotto in stile rustico

Quali materiali scegliere?

Per un look “soft” prendi in considerazione quelli rivestiti in tessuto e cotone, mentre per un look “marcato” valuta i divani in pelle.

E i colori?

Dipende da te.

Se vuoi il classico salotto rustico, prendi spunto dal modello in foto:

Salotto con arredo rusticoSalotto con arredo rustico

per l’ambiente contemporaneo meglio orientarsi su altro:

Soggiorno rustico contemporaneoSoggiorno rustico contemporaneo

Secondo indispensabile elemento è il tavolo:

Mobili rustici per soggiornoMobili rustici per soggiorno

molti tavoli rustici moderni uniscono legno massiccio e ferro (per gambe ed intelaiatura):

Arredamento rustico moderno legno e ferroArredamento rustico moderno legno e ferro

oppure legno e vetro o legno e resina (per parti del ripiano).

I classici sono completamente in legno.

Cucina

Per una casa di campagna, la cucina rustica perfetta è in muratura:

Cucina con arredamento rusticoCucina con arredamento rustico

Eccessiva per i tuoi gusti?

No problem: l’offerta non manca.

Alcune belle creazioni contemporanee vengono realizzate da sapienti artigiani di falegnamerie:

Cucina con mobile rusticoCucina con mobile rustico

ma anche la grande distribuzione propone cucine country:

Cucina con arredo countryCucina con arredo country

il modello in foto è Lerhyttan (IKEA).

Bagno

Eccoci all’ambiente più coccolato della casa.

Nella zona del lavabo fai un pensierino sul piano in legno (con lavabo in appoggio).

Il lavandino può essere in ceramica (look contemporaneo):

Piano lavabo in legno rusticoPiano lavabo in legno rustico

oppure pietra (o marmo lavorato) per l’aspetto rustico audace:

Arredo bagno in stile rusticoArredo bagno in stile rustico

Alternative?

Il mobile lavabo in legno (sospeso o appoggiato a terra):

Bagno in stile rusticoBagno in stile rustico

In zona doccia va bene il classico piatto doccia bianco, o con altri toni adatti allo stile (beige, grigio chiaro…), realizzato in ceramica o resina:

Per il box ti consiglio il vetro, mentre per il rivestimento interno hai varie opzioni.

La prima è la pietra (o finta pietra):

Doccia bagno in stile rusticoDoccia bagno in stile rustico

L’altra è il grés porcellanato:

Bagno in stile countryBagno in stile country

alcuni colori e formati ricordano i listoni in legno, ma c’è sempre l’alternativa di un forma quadrata (colore grigio scuro) che richiama la pietra.

Riguardo i sanitari c’è poco da dire: bianchi (modelli contemporanei).

Camere

Il letto con struttura in legno è la migliore scelta:

Letto matrimoniale in legnoLetto matrimoniale in legno

perfetto per case di montagna e campagna, l’aspetto è caldo ed accogliente.

Altri modelli hanno un’immagine più moderna:

Letto in legno eleganteLetto in legno elegante

Sicuramente accanto al letto metterai il comodino:

Comodino letto in legnoComodino letto in legno

e ti servirà un armadio…ma di che tipo?

La scelta è tra il vero armadio rustico (legno massello):

Armadio in legno masselloArmadio in legno massello

…e quelli dall’aspetto rustico, realizzati con materiali che ormai conosci:

Armadio stile countryArmadio stile country

fai le dovute valutazioni, e ricorda che in commercio trovi anche gli armadi in rattan:

Armadio country in rattanArmadio country in rattan

Di solito hanno dimensioni contenute, ma fanno il loro dovere (lo so per esperienza diretta).

Rimane un ultimo ambiente…

La taverna

Qualcuno riserva lo stile rustico a questo locale.

In effetti alcune vecchie taverne anni ’60-’70 e ’80 hanno pavimenti in cotto (perfetto per il look campagnolo e/o montano).

Come arredare una taverna rustica?

Dipende dalla destinazione.

Se ci cucini ed organizzi pranzi/cene, studia una sistemazione per angolo cottura e un bel tavolo.

Ti interessa il mio parere?

Quando penso alla taverna rustica mi vengono in mente i rifugi montani, e in quei luoghi non mancano mai panche e giropanca!

ATTENZIONE! ⚠️

Evita il pavimento in legno.

La taverna è un locale poco arieggiato, dove è difficile controllare il tasso di umidità (quindi per il parquet è un ambiente inospitale e a rischio).

Ed ora la ciliegina sulla torta…

Accessori, piccoli oggetti e complementi d’arredo rustici

Per perfezionare l’arredamento rustico servono accessori e complementi di vitale importanza.

L’elenco è sconfinato, mi limito ad alcune dritte su un paio di oggetti.

#1: Il Pouf

Pouf in iutaPouf in iuta

Sempre più diffusi (comodissimi!), tornano utili in diverse zone della casa.

Quali caratteristiche ha il pouf rustico?

Ciò che conta è il materiale.

Scegline uno in:

◼︎ pelle/cuoio marrone;
◼︎ intrecciato;
◼︎ iuta;
◼︎ cotone;

#2: Il tappeto

Tappeto in stile rusticoTappeto in stile rustico

Da qualche parte ne metterai uno, no?

Riguardo i materiali, cerca tra i modelli in rattan, cotone, lana (pelo lungo e corto), simil pelliccia e iuta.

#3: Portatutto

Di piccole e medie dimensioni, nell’ambiente rustico puoi inserire una cesta:

Cesta portatutto in iutaCesta portatutto in iuta

svuotatasche (grazie di esistere!):

Svuotatasche in teakSvuotatasche in teak

e piccoli mobili contenitori:

Piccolo mobile rusticoPiccolo mobile rustico

Et voilà!

Pavimenti e porte della casa in stile rustico

Ho riservato un intero capitolo a pavimento e porte, due importanti elementi.

Procediamo con ordine…

Il pavimento

Non c’è nulla da fare: il legno è ancora protagonista.

Tante case ed appartamenti rustici hanno parquet dappertutto, eventualmente abbinato a cotto e/o pietra.

L’alternativa è il pavimento laminato : non è vero legno, ma i prodotti di qualità inganno bene l’occhio.

Come ultima spiaggia ripiega sul grés porcellanato effetto legno, e lavora di fino su arredi ed accessori.

Le porte

Giusto un suggerimento.

Informati sulle barn doors, ovvero le porte da fienile:

Porta interna in stile rusticoPorta interna in stile rustico

ne basta una (esempio: come porta della cucina).

A mio avviso sono le porte rustiche per eccellenza, soprattutto per abitazioni di campagna.

Era un’idea.

Come creare un ambiente rustico moderno?

Fin qui hai visto molti aspetti dell’arredo rustico ideale.

Un punto lasciato in sospeso – che interessa a molti – è come ottenere questo stile mantenendo un look contemporaneo.

Non ho la formula magica, ma posso darti un prezioso consiglio…

MODERAZIONE.

Non esagerare col legno, a meno che tu non debba arredare una baita o uno chalet.

Stai attento a quantità, colore e tipologia (troppo legno lucido appesantisce la stanza).

In questo stile è il protagonista indiscusso, ma non farti prendere la mano.

Piuttosto investi nella ricerca dei giusti accessori e complementi d’arredo.

Dove acquistare l’arredamento rustico?

Per i tuoi mobili rustici hai 2 possibilità.

Off-line

Innanzitutto gli show-room fisici (negozi locali specializzati), le falegnamerie e le grandi catene.

Nelle ultime trovi per lo più accessori e complementi d’arredo di piccole e medie dimensioni (i famosi arredi dall’aspetto rustico).

Fossi in te darei un’occhiata anche a mercatini e fiere di settore, soprattutto se cerchi oggetti autentici o particolari.

On-line

L’alternativa è internet, e qui ti propongo 4 siti.

Subito.it

Annunci di mobili rustici usatiAnnunci di mobili rustici usati

Tra i siti di annunci più famosi.

Non devi far altro che scrivere “mobili rustici” o “arredo rustico” e scorrere i risultati.

Facebook Marketplace

Anche qui trovi una buona offerta (di privati e aziende).

Ovviamente ti serve un profilo Facebook.

Amazon

Offerta ampia, puoi chiedere info direttamente al venditore (oltre a leggere le recensioni di chi ha già acquistato).

Ho selezionato 3 prodotti (clicca sulle voci per vederli).

◼︎ il comodino rustico (contemporaneo) ;
◼︎ la cassapanca in legno massiccio ;
◼︎ l’orologio da parete ;

Maisons du Monde

Quarta ed ultima proposta.

Il sito propone arredi davvero particolari (piccoli, medi e grandi) e nel caso dello stile rustico trovi tutto nella sezione “casa di campagna”.

Ordini on-line (ritirando anche presso il negozio) o direttamente presso uno degli show-room fisici di Maisons Du Monde.

SCOPRI: ARREDO RUSTICO MAISONS DU MONDE

Tocca a te!

Vuoi arredare casa con lo stile rustico?

Puoi farlo.

Parti dalle basi, ovvero dai materiali protagonisti.

Ti ho mostrato dove trovare i mobili rustici (hai l’imbarazzo della scelta!) e quale aspetto dovrebbero avere quelli basilari (idealmente, in fin dei conti decidi tu).

Se hai dubbi/domande scrivi un commento qui sotto: risponderò il prima possibile.

Ah, un’ultima cosa.

Rimaniamo in contatto!

Se sei arrivato/a fin qui, vuol dire che apprezzi il mio lavoro.

Iscriviti al canale Youtube (dove trovi centinaia di video su arredo e ristrutturazioni).

Un abbraccio e a presto!
Lorenzo

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Le novità 2019 per le agevolazioni fiscali in edilizia

Nuove opportunità di agevolazioni fiscali nel corso degli ultimi mesi del 2019.

Le detrazioni fiscali già previste per l’acquisto di unità immobiliari di edifici ricadenti in zona sismica 1, sui quali si siano realizzati interventi di riduzione del rischio sismico mediante demolizione e ricostruzione, sono state estese anche alle medesime fattispecie ricadenti nelle zone 2 e 3.

Questa è una delle principali novità relative ai bonus edilizi istituite dalla Legge 58/2019 di conversione del cosiddetto “Decreto Crescita” (D.L. 30 aprile 2019, n. 34), che ha previsto anche la possibilità, per i soggetti che effettuano interventi agevolati con Ecobonus e Sismabonus, di ricevere dal fornitore uno sconto immediato in sostituzione della detrazione fiscale. Di seguito si riporta una sintesi aggiornata delle agevolazioni fiscali disponibili e delle condizioni per fruirne.

La Legge 28 giugno 2019, n. 58 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi” (c.d. Decreto Crescita), ha previsto diverse misure finalizzate anche al rilancio dell’edilizia.

Tra queste, sono state introdotte alcune importanti novità relative all’applicazione dei bonus edilizi, Sismabonus ed Ecobonus, nonché l’introduzione di un regime di tassazione agevolato per le imprese che acquisteranno interi fabbricati con l’obiettivo di riqualificarli e rivenderli.

L’articolo 7 della Legge n. 58/2019 dispone in via temporanea (sino al 31 dicembre 2021) un regime di tassazione agevolato. Esso consiste nell’applicazione dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna, per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che entro i successivi dieci anni.

Inoltre, ricordiamo che le suddette detrazioni possono essere usufruite dai soggetti passivi IRPEF/IRES e, dal 2018, anche dagli Istituti Autonomi per le Case Popolari e da enti con le medesime finalità sociali.

Opportunità importanti che segnaliamo ai nostri clienti.

Complementi d’arredo: quali sono e dove li trovi? (Guida 2020)

In questa guida scoprirai tutto ciò che devi sapere sui complementi d’arredo.

Quali oggetti fanno parte della categoria?

Come scegliere ed acquistare il perfetto complemento d’arredo? (secondo lo stile e l’ambiente della casa).

Risponderò a queste ed altre domande.

Sei pronto/a?!

Innanzitutto…

Cosa sono i complementi d’arredo?

Si tratta di oggetti ed accessori complementari ai mobili.

Facciamo un esempio (guarda la foto):

Complementi d'arredo completano il divanoComplementi d'arredo completano il divano

Tavolino, quadri, mensole, lampada, tappeto, cuscini…sono tutti complementi d’arredo che aggiungono qualcosa all’elemento principale (il divano).

L’obiettivo dei complementi è personalizzare l’ambiente, migliorando funzionalità ed estetica.

Sono tanto utili quanto indispensabili, e il soggiorno in foto è la dimostrazione.

Come sarebbe la stanza con il solo divano?

Sicuramente incompleta, ma anche scomoda e inospitale.

Nell’elenco dei complementi trovi:

◼︎ sedie;
◼︎ tavolini;
◼︎ cuscini;
◼︎ pouf;
◼︎ lampade;
◼︎ quadri/poster;
◼︎ tende, tappeti;

Anche gli elementi legati all’illuminazione sono complementi d’arredo (piantane, lampade, applique…), così come bicchieri, vasi, tovaglie, orologi da parete o da tavolo…

Come scegliere i complementi d’arredo? 5 Preziosi consigli per azzeccare ogni elemento

Troverai ampia offerta di decori, accessori ed oggetti per la casa.

Cura la selezione, perché i complementi d’arredo hanno un enorme impatto sull’immagine dell’ambiente.

Tieni a mente questi 5 consigli!

#1: Studia le stanze

Ogni stanza va studiata prima di acquistare qualsiasi elemento.

Fai attenzione a:

◼︎ forma e dimensioni stanza;
◼︎ luce (naturale/artificiale);

Esempio: per un soggiorno enorme è controproducente acquistare un tappeto minuscolo…perché sembrerà ridicolo.

#2: Dal grande al piccolo

Parti dai complementi di grandi e medie dimensioni (librerie, tavoli…), prosegui con decori e piccoli accessori.

Pensa all’arredo della camera.

In genere come prima cosa acquisti letto e armadio.

Solo in seguito arrivano quadri, mensole, lampade…

#3: Pochi ma buoni

Arredare bene non significa “riempire ogni angolo ed ogni centimetro delle stanze”.

Rispetta le proporzioni.

Scopri come scegliere i complementi d'arredoScopri come scegliere i complementi d'arredo

L’ingresso in foto è un buon esempio.

Non è opprimente né spoglio…è equilibrato (andava bene anche uno specchio più piccolo, parere mio).

#4: Occhio allo stile

Le case dall’aspetto ordinato ed “armonioso” hanno quasi sempre un preciso stile.

Abbina mobili grandi e piccoli, colori e pavimenti/porte.

In alcuni casi puoi “osare” mischiando più stili (tra poco vedrai quando).

Questo punto è davvero importante, così gli ho dedicato il prossimo capitolo.

#5: Ogni ambiente i suoi complementi

Infine gli ambienti.

Non posso elencare tutti i complementi d’arredo di una stanza, ma posso raccontarti quelli principali.

Anche a questo punto ho dedicato un intero capitolo.

Se fin qui è tutto chiaro, procediamo con l’analisi degli stili (punto 4)

6 Stili di arredamento da assimilare PRIMA di spendere 1 cent

Le tendenze sono parecchie.

Alcune hanno nomi complicati che non dicono nulla (ma fanno “chic”).

Studiamo invece gli stili basilari e dominanti, che nel mondo dell’arredo rappresentano certezze scolpite nella pietra.

Moderno

I complementi d’arredo moderni hanno linee pulite, con disegni semplici ed essenziali.

Negli show-room trovi ampia offerta di questi complementi.

Vediamo qualche esempio…

Scopri i complementi d'arredo moderniScopri i complementi d'arredo moderni

tavolino, mobile sotto alla tv, tappeto, cuscini, lampada…tutti di stampo moderno.

sedia, applique, lampadario, quadri, tende, cuscini e lenzuola.

Il pouf in tessuto qui sotto è un complemento moderno:

o queste cornici:

In sostanza parliamo di mobili, accessori e decori che sembrano (e sono) attuali.

Ecco perché vengono anche chiamati contemporanei.

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Procediamo…

Shabby

I complementi d’arredo shabby chic sembrano logori e trasandati:

Complementi d'arredo shabbyComplementi d'arredo shabby

Non a caso la parola inglese “shabby” significa “squallido, usurato”; ed unito alla parola “chic” diventa “elegantemente trasandato”.

Negli ultimi anni c’è stata un’esplosione della tendenza, ed anche in questo caso l’offerta è buona.

In cucina puoi piazzare una credenza:

in camera dei comodini:

e un cassettone:

Per perfezionare lo stile utilizza accessori ed altri complementi d’arredo:

Il pavimento ideale per lo stile shabby è ovviamente il parquet (alternativa: il pavimento laminato).

ATTENZIONE! ⚠️

L’aspetto invecchiato non sempre è reale.

Con un pò di manualità puoi realizzare l’effetto “usurato”.

In pratica prendi i vecchi mobili* e li trasformi in shabby (tra l’altro lo stile si basa sul recupero, quindi è perfetto!)

*il mobile dev’essere davvero vecchio e malandato.

Dove trovi i vecchi mobili?

◼︎ nei mercatini e nelle fiere dedicate;

On-line:

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Vintage

Complementi d'arredo vintageComplementi d'arredo vintage

Tutti gli oggetti d’arredo nati tra gli anni ’20 e quelli ’70/’80 sono vintage.

Parliamo di complementi che stimolano i ricordi, riportano al passato e spesso suscitano nostalgia.

Un complemento d'arredo classicoUn complemento d'arredo classico

Il divano qui sopra è decisamente vintage: sia per tessuto (velluto) che colore.

Non so tu, ma quando penso ai complementi d’arredo vintage mi vengono in mente le vecchie serie televisive.

L’ambiente della foto ha diversi arredi vintage:

◼︎ sedia;
◼︎ tavolinetto sul tappeto;
◼︎ tavolino accanto al divano;
◼︎ mobile di fianco al termoarredo;
◼︎ lampadario;

Lo stesso divanetto è vintage (struttura, colore e cuscini).

Questa tendenza è uno dei casi in cui va bene mischiare gli stili (senza rischi di combinare disastri!).

Un esempio?

Aggiungi dei complementi vintage nell’ambiente moderno.

Dove trovarli?

Qualche show-room fisico vende arredi ed accessori vintage.

L’alternativa?

Fai un giro nei mercatini…oppure nelle soffitte/scantinati di genitori e/o nonni!

ATTENZIONE! ⚠️

In alcuni siti specializzati questi elementi vengono definiti “retrò”.

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Industrial

Complementi d'arredo industrialComplementi d'arredo industrial

Lo stile industriale fa pensare a fabbriche, operai al lavoro, produzione.

Poche parole e molti fatti.

In effetti l’aspetto di un ambiente industriale è…concreto.

I materiali dominanti sono tre:

◼︎ legno;
◼︎ metalli (acciaio);
◼︎ cuoio;

Il legno dei mobili è quasi sempre grezzo ed abbinato al metallo.

Metallo utilizzato soprattutto per i telai (tavoli, sedie, mobili, travi…):

Al contrario, molti accessori di piccole dimensioni sono realizzati interamente in acciaio (come il portarotolo qui sotto)

I complementi d’arredo industrial sono perfetti in ambienti con pavimenti in resina, cemento o microcemeneto, pareti in mattoni a vista (o cemento).

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Marinaro

Lo stile marino fa pensare a vacanze, spiagge, barche…quando arredi pensa a questa atmosfera.

A partire dai colori.

◼︎ blu oceano;
◼︎ azzurro;
◼︎ bianco;
◼︎ le tonalità del grigio;

Utilizzali come e quanto vuoi.

Per pitture:

piccoli complementi d’arredo:

tappeti:

…e tanti altri oggetti ed accessori (asciugamani, tovaglie, lenzuola, tende…).

Riguardo i materiali, non può mancare il legno chiaro (un pò sbiadito):

Legno e fibre naturali sono perfetti per tutti i complementi d’arredo in stile nautico.

Ma il mare fa pensare anche a pesci, ancore, corde, conchiglie…quindi moltissimi complementi d’arredo in stile marinaro riportano questi elementi:


Tutto sommato è uno stile che ricrei senza troppa fatica.

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Rustico

I complementi d’arredo rustici sono tipici delle case di campagna.

Parliamo di oggetti molto semplici, non rifiniti… “alla buona” (come usavano i contadini).

I materiali perfetti sono legno, pietra e rattan (gli intrecciati):

Suggerimento: non esagerare con i legni scuri, o rischi di ottenere un ambiente buio e spento.

Colori su cui puntare:

◼︎ bianco;
◼︎ grigio chiaro;
◼︎ beige;

ed altri toni che ricordino mattoni, terra e paglia.

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Ok, hai visto gli stili principali.

Per scegliere i complementi d’arredo giusti manca l’ultimo parametro.

L’ambiente: quali sono i principali complementi d’arredo per ciascuna stanza?

In questo paragrafo trovi i complementi basilari.

Sta a te scegliere accessori e decori, e nel prossimo capitolo ti dirò dove trovarli.

Procediamo con ordine.

Ingresso

La prima impressione è importante, e tutto inizia dall’ingresso.

Qui hai bisogno di almeno un paio di complementi d’arredo:

◼︎ appendiabiti;
◼︎ specchio;

Ahimé, tanti nuovi appartamenti non hanno un vero e proprio ingresso.

Spesso entri direttamente in soggiorno e/o soggiorno-angolo cottura…lo spazio è minimo.

Non è un problema.

Appendiabiti e specchi hanno varie dimensioni e forme.

Se manca spazio per l’appendiabiti ripiega sull’attaccapanni:

Scopri i complementi d'arredo per l'ingressoScopri i complementi d'arredo per l'ingresso

e come secondo asso nella manica c’è lo specchio piccolo:

Nell’ingresso ampio non farei invece mancare:

◼︎ mobile scarpe;
◼︎ tavolino (per appoggiare le chiavi);
◼︎ portachiavi da appendere (alternativa);

Ok, il primo ambiente è pronto.

Soggiorno

Ambiente dedicato a relax e conversazione.

Tra gli indispensabili complementi d’arredo del soggiorno abbiamo tavolo, poltrone e sedie:

cuscini (hai un divano, vero?)

Scopri i complementi d'arredo del soggiornoScopri i complementi d'arredo del soggiorno

ed altri complementi a scelta.

Mi riferisco a:

◼︎ tavolino divano (per telecomando, riviste…);
◼︎ poggiapiedi (o pouf);
◼︎ quadri e poster;
◼︎ una piantana;

Cucina

Il numero dei complementi d’arredo della cucina varia in base alle dimensioni.

Anche il più piccolo angolo cottura ha bisogno di un tappeto nella zona lavabo:

Complementi d'arredo cucinaComplementi d'arredo cucina

e se possibile il tavolo/tavolino con le sedie:

più altri componenti che trovi in tante cucine:

◼︎ orologio da parete;
◼︎ ciotola tavolo;

Camere da letto

Tra i complementi d’arredo della camera da letto abbiamo i comodini:

Complementi d'arredo camereComplementi d'arredo camere

la libreria (soprattutto se è la stanza dei bambini/ragazzi):

il mobile fondo letto:

ed altri componenti quali:

◼︎ lampada da tavolo;
◼︎ panca e/o pouf;
◼︎ cassettiere;
◼︎ bauli/cassepanche;
◼︎ lenzuola, cuscini…;

Bagno

Anche i complementi d’arredo del bagno sono moltissimi.

Tuttavia è semplice scegliere quelli giusti.

Immagina il locale con i soli sanitari (wc, bidet, lavabo…etc..).

Di cosa ha bisogno?

Innanzitutto degli accessori essenziali:

◼︎ portarotolo;
◼︎ mensola doccia;
◼︎ portasciugamani;
◼︎ porta sapone;

oltre a quelli che completano l’arredo principale e rendono funzionale e bella la stanza da bagno (specchio, tappeto, ganci, portagioie…)

Ufficio-Studio

Due ambienti a volte ricavati in casa.

I complementi d’arredo basilari sono la scrivania/scrittoio:

e la sedia o la poltrona da ufficio:

In pratica hai creato lo scheletro del tuo angolo ufficio/studio.

Per finire l’opera hai bisogno di:

◼︎ libreria;
◼︎ mensole;
◼︎ cestino;
◼︎ lampada da tavolo/piantana;

ATTENZIONE! ⚠️

Parecchi complementi d’arredo sono adatti a più ambienti della casa.

Tra questi: sedie, quadri, tappeti, orologi da tavolo/parete, elementi dell’illuminazione…(la lista è lunga!).

Ora non rimane che scoprire dove trovare tutto l’occorrente.

Dove comprare i complementi d’arredo?

Hai un paio di opzioni.

Offline

Parlo di show-room fisici e grandi catene (IKEA…).

Qui trovi un’ottima offerta di complementi moderni/contemporanei, con svariate fasce di prezzo (economico, medio, lusso…).

Per alcuni stili (esempio: vintage e shabby) puoi visitare mercatini e fiere dell’usato, dove trovi pezzi particolari ed autentici.

Online

Tra i tanti siti di complementi d’arredo ne ho selezionati tre.

Amazon

Sito internet dove acquistare complementi d'arredo economici onlineSito internet dove acquistare complementi d'arredo economici online

Utilissimo per accessori e complementi di piccole-medie dimensioni.

Pro

◼︎ affidabile (garanzia Amazon);
◼︎ consegna rapida;
◼︎ buona offerta;
◼︎ ideale per accessori;

Contro

La modalità di ricerca più “contorta” rispetto ad altri portali, e l’offerta limitata per alcuni stili.

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Maisons Du Monde

Bellissimo ed organizzato a dovere.

Trovare complementi di arredo su Maison du Monde è semplice.

Come funziona il sito?

Per prima cosa clicca sul menù (da mobile):

Maison Du Monde: il sito dove trovi complementi d'arredoMaison Du Monde: il sito dove trovi complementi d'arredo

scorri le voci e seleziona quella di tuo interesse (esempio: Stili e tendenze):

Sito Maison Du Monde dove acquistare complementi d'arredoSito Maison Du Monde dove acquistare complementi d'arredo

ora decidi lo stile!

Elenco di stili per complimenti di arredoElenco di stili per complimenti di arredo

Pro

◼︎ intuitivo;
◼︎ ottima offerta per molti stili;
◼︎ affidabile (pagamento protetto);
◼︎ reso gratuito;

Contro

Niente da segnalare.

◼︎ SCOPRI I COMPLEMENTI DI MAISONS DU MONDE

ebay

Dopo l’avvento di Amazon ha perso “posizioni”, ma per alcuni acquisti è una bomba.

L’alleato ideale per complementi d’arredo vintage shabby.

Con un pò di pazienza troverai oggetti davvero unici.

Come questa poltrona da cinema:

Complemento d'arredo vintage: poltrona da cinemaComplemento d'arredo vintage: poltrona da cinema

e persino un autentico timone! (perfetto per l’arredo in stile marinaro)

Complemento d'arredo stile nautico: antico timoneComplemento d'arredo stile nautico: antico timone

Come funziona il sito?

Utilizza il motore di ricerca interno.

Prova a scrivere “arredo shabby” o “mobili shabby” e scorri i risultati.

Pro

◼︎ eccellente per oggetti autentici/particolari;
◼︎ ottimo per complementi vintage;
◼︎ affidabile;

Contro

Meno intuitivo di Maisons du Monde.

◼︎ SCOPRI I COMPLEMENTI DI eBAY

Tocca a te!

Vuoi scegliere i perfetti complementi d’arredo per la tua casa?

Puoi farlo.

Scrivi l’elenco di accessori, decori e mobili di cui ha bisogno ciascuna stanza.

Parti dai più grandi, prosegui con quelli piccoli…e pensa allo stile desiderato.

Se hai dubbi/domande, scrivi un commento qui sotto.

Ah, un’ultima cosa.

Restiamo in contatto!

Iscriviti al mio canale Youtube  (con centinaia di VIDEO su ristrutturazione e arredo d’interni).

A presto!
Lorenzo

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