12 Modelli di ceste portabiancheria per bagni e lavanderie di ogni stile

La zona dei vestiti sporchi in bagno, lavanderia o camera da letto, non sempre riceve le attenzioni che merita.

Spesso sono angoli tristi, disordinati, bui e anche un pò ammuffiti.

Peccato, basta poco per dare nuova linfa vitale a questo reparto.

Come? Con una cesta portabiancheria.

Non hai nemmeno scuse, perché l’offerta è ampia e accontenta tutti.

In questa guida troverai 12 modelli di ceste portabiancheria, perfette per qualsiasi stile di arredo.

Ho selezionato i prodotti più desiderati e con le migliori recensioni, di diversi materiali, altezze e capienze.

Hai gusti difficili?

No problem: troverai il modello adatto a te.

Come scegliere la tua nuova cesta portabiancheria? 3 Consigli per non sbagliare

Anni fa ho acquistato una cesta “sbagliata”.

Il prodotto era perfetto, ma dopo averlo utilizzato un paio di volte mi sono accorto di aver dimenticato un particolare.

Anche grazie all’aiuto di amiche, ho stilato una lista di 3 proprietà che la tua cesta deve (o dovrebbe) avere.

Prima cosa: facilità di trasporto 

Una cesta piena è pesante.

Io ho la lavatrice in garage, e ho avuto la cattiva idea di acquistare una cesta portabiancheria SENZA manici né fori per il trasporto.

Quindi, innanzitutto, ti consiglio un prodotto che sia facile da trasportare…a meno che la tua lavatrice non sia accanto alla cesta!

Seconda cosa: pulizia 

Le ceste in plastica o polipropilene sono le più facili da pulire, puoi anche lavarle.

L’alternativa sono quelle in tessuto, oppure in bambù (da pulire con un panno).

Terza cosa: il sacco rimovibile

Molto comodo.

Alcuni prodotti hanno il sacco (in cotone, per lo più), e a mio parere i migliori modelli sono quelli con sacco rimovibile e lavabile.

Una volta riempito, estrai il sacco e lo trasporti fino alla lavatrice.

Detto questo vediamo cosa ho selezionato per te.

Ceste portabiancheria vimini: il fascino del legno

Se parliamo di ceste, l’intrecciato è uno dei materiali più amati.

Perfetto per bagni rustici e shabby chic, si abbina perfettamente a parquet e mobili in legno.

Modello #1: Songmics

ceste-portabiancheriaCaratteristiche:

◼︎ capacità 100 litri;
◼︎ sacco interno in cotone (lavabile e rimovibile, traspirante e antiodore);
◼︎ coperchio collegato alla cesta, munito di 2 manici (facilità di trasporto);
◼︎ materiale: bambù naturale (ecologico e leggero);
◼︎ vari colori disponibili;

▶︎ CONTROLLA DISPONIBILITÀ E PREZZO ◀︎

Modello #2: Relaxdays

ceste-portabiancheria-viminiCaratteristiche:

◼︎ capacità circa 100 litri;
◼︎ sacco interno in cotone (lavabile e rimovibile, traspirante e antiodore);
◼︎ copertura con fori per areazione;
◼︎ materiale: bambù naturale (ideale per ambienti umidi);
◼︎ struttura robusta e leggera (peso 2,8 kg);

▶︎ CONTROLLA DISPONIBILITÀ E PREZZO ◀︎

Modello #3: Zeller

ceste-portabiancheria-ikeaCaratteristiche:

◼︎ capacità circa 60 litri;
◼︎ sacco interno rimovibile;
◼︎ apertura rinforzata con anello in alluminio;
◼︎ fondo in compensato per migliore areazione;
◼︎ materiale: bambù naturale;

▶︎CONTROLLA DISPONIBILITÀ E PREZZO ◀︎

Modello #4: Relaxdays rotondo

ceste-portabiancheria-amazonCaratteristiche:

◼︎ capacità 80 litri;
◼︎ sacco interno rimovibile in cotone;
◼︎ resistente e facile da pulire;
◼︎ fori sul fondo per consentire il passaggio d’aria (no muffe);
◼︎ disponibile in vari colori;
◼︎ leggerissimo (1,5 kg);

▶︎ CONTROLLA DISPONIBILITÀ E PREZZO ◀︎

Pulizia e robustezza assicurati con le ceste portabiancheria in plastica

Uno dei principali punti di forza del cesto in plastica è la facilità di pulizia.

L’altro è la resistenza.

A casa mia ho un portabiancheria in plastica che da anni viene “maltrattato”, ma sembra ancora nuovo.

Ottimo per bagni, lavanderia ed eventualmente garage (non è il massimo in camera da letto).

Modello #5: Stefanplast

ceste-portabiancheria-plasticaTra le ceste in plastica, questo è il prodotto più acquistato.

Caratteristiche:

◼︎ capacità 50 litri;
◼︎ resistente e facile da pulire;
◼︎ disegno rattan
◼︎ fori laterali che facilitano il trasporto;
◼︎ disponibile in 7 colori;

▶︎ CONTROLLA DISPONIBILITÀ E PREZZO ◀︎

Modello #6: Curver

cesti-portabiancheria-per-bagnoCaratteristiche:

◼︎ disponibile in vari colori e capienze (40 o 60 litri);
◼︎ disegno effetto “vimini”;
◼︎ leggero e pratico, con struttura traforata per ricircolo aria; 
◼︎ fori laterali che facilitano il trasporto;

▶︎ CONTROLLA DISPONIBILITÀ E PREZZO ◀︎

Modello #7: Tontarelli

ceste-portabiancheria-shabbyCaratteristiche:

◼︎ disponibile nei colori marrone, sabbia e beige;
◼︎ 2 capienze: 24 o 48 litri;
◼︎ coperchio rimovibile, fori per il trasporto, piedini antiscivolo;
◼︎ alto circa 36 cm, è perfetto per le mensole;

▶︎ CONTROLLA DISPONIBILITÀ E PREZZO ◀︎

Ambiente piccolo? Ecco le ceste portabiancheria salvaspazio 

Se il tuo bagno/lavanderia ha problemi di spazio, questi modelli rappresentano la soluzione.

Parliamo di ceste strette, sviluppate in verticale e perfette per angoli e nicchie.

Questa volta ho selezionato un unico prodotto, il più ambito della categoria.

Modello #8: Wenko

cesto-portabiancheria-salvaspazioCaratteristiche:

◼︎ disponibile in vari colori;
◼︎ capienza: circa 43 litri;
◼︎ non ha coperchio, ma è dotato di una retina richiudibile;
◼︎ ha 4 ruote;
◼︎ realizzato in poliestere di alta qualità;

▶︎ CONTROLLA DISPONIBILITÀ E PREZZO ◀︎

Vuoi coprire le nicchie? Scegli le ceste portabiancheria angolari!

Altra particolare tipologia di portabiancheria sono i modelli angolari, da sfruttare in bagni piccoli e in angoli inutilizzati.

Modello #9: Relaxdays

ceste-portabiancheria-angolariCaratteristiche:

◼︎ realizzato in bambù naturale;
◼︎ capienza: 64 litri;
◼︎ sacco estraibile e lavabile, in cotone;
◼︎ fondo con fori (per ventilazione/no muffe);
◼︎ vari colori disponibili;

▶︎ CONTROLLA DISPONIBILITÀ E PREZZO ◀︎

In alternativa c’è il prodotto #9, simile in tutto ma con capienza ridotta.

Modello #10: Tatkraft

cesto-portabiancheria-bambu

Caratteristiche:

◼︎ realizzato in bambù naturale;
◼︎ capienza: 48 litri;
◼︎ sacco estraibile e lavabile, in cotone;
◼︎ fondo con fori (per ventilazione/no muffe);
◼︎ un solo colore disponibile (quello in foto);

▶︎ CONTROLLA DISPONIBILITÀ E PREZZO ◀︎

Ceste portabiancheria pieghevole: viva la praticità

Per risparmiare spazio.

L’offerta non è molta (offerta decente, capiamoci), il miglior prodotto che ho individuato è questo:

Modello #11: Yoouu

cesto-portabiancheria-pieghevoleCaratteristiche:

◼︎ molto resistente (plastica e silicone);
◼︎ design elegante;
◼︎ quando piegata ha un’altezza di appena 6,5 cm!;
◼︎ la nascondi dove vuoi;
◼︎ volume di 76 litri;
◼︎ 3 colori disponibili (grigio, viola, verde);

▶︎ CONTROLLA DISPONIBILITÀ E PREZZO ◀︎

2 in 1: ceste portabiancheria con gambe (parola d’ordine “ottimizzare”)

In questa categoria ho trovato un bellissimo prodotto, quasi “magico”.

Modello #12: Bama Stand Up

ceste-portabiancheria-gambe

La particolarità di questa cesta è il doppio ruolo delle “zampe”.

Quando aperte, permettono un comodo utilizzo rialzato della cesta (utili nel momento in cui devi stendere o stirare).

Quando chiuse sono solide impugnature che facilitano il trasporto.

Capienza 44 litri, realizzata in polipropilene.

▶︎ CONTROLLA DISPONIBILITÀ E PREZZO ◀︎

Quale hai scelto?!

Ho selezionato accuratamente i 12 modelli di questa guida, puntando ai prodotti con le migliori recensioni.

Hai domande? Scrivi un commento qui sotto! 👇

OBIETTIVO TRASPARENZA:

Se acquisterai da uno dei link di questo articolo, io guadagnerò una piccola commissione da Amazon (non avrai costi aggiunti e mi aiuterai ad evitare banner pubblicitari sul blog). 🙏

A presto!
Lorenzo

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Mercato immobiliare in crescita nei primi mesi del nuovo anno

Mercato immobiliare in crescita nei primi mesi del nuovo anno.

Buone notizie provengono dal mondo dell mercato residenziale in Italia che continua a crescere. Nel periodo ottobre–dicembre 2018 le compravendite di abitazioni sono state 167.068, con un incremento del 9,3% rispetto allo stesso trimestre del 2017.Nel mercato delle abitazioni, tra le grandi città mostrano i risultati migliori Bologna (+20,9%) e Palermo (+18,5%) e continua il trend di crescita a Roma (+10,9%) e Milano (+9,5%). In particolare, la Sicilia si rivela un hub particolare da approfondire e studiare per il mondo dell’edilizia. Negli ultimi tre mesi del 2018 torna in campo positivo il settore terziario-commerciale (+5,8%) e la dinamica di crescita coinvolge tutto il paese, con tassi tendenziali di espansione che vanno dal 3% al Sud all’11,5% al Nord Est. La crescita non è comunque uniforme in tutte le tipologie analizzate dall’Osservatorio. In particolare, nelle compravendite di uffici e studi privati ai rialzi di Milano (+10,6%) e di Palermo (+22,7%) corrispondono – in controtendenza – le decise contrazioni di Genova (-16,8%) e di Bologna (-14,2%). Analizzando la categoria dei  negozi e laboratori, spiccano il notevole incremento di Bologna (+75,8%) e l’espansione di Milano (+23%), mentre a Roma, Napoli e Torino i volumi di compravendita sono in calo. Roma resta, invece, la città con il maggior volume di compravendite relativamente a depositi commerciali e autorimesse con un tasso tendenziale di espansione del 12,9%. Risulta essenziale continuare ad approfondire tali dati per comprendere al meglio le richieste del mercato locale e nazionale, nel tentativo di fornire ai clienti sempre il massimo sia in termini di garanzia e sicurezza che in termini di prestazione e qualità del materiale.

Analisi di Domenico Letizia, Presidente dellIstituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (Irepi).

 

Dimensioni sanitari: trucchi e regole per creare un bagno confortevole

Hai programmato la ristrutturazione del bagno? Prima o poi dovrai scegliere i sanitari.

Sai che accade in questi momenti?

Causa l’inesperienza, alcune persone si fanno prendere dal panico.

Uno dei principali dubbi riguarda la dimensione dei sanitari, in rapporto alla superficie del bagno.

No preoccuparti.

Se il tuo obiettivo è creare un locale confortevole ed armonioso, allora sei sulla guida giusta.

Nelle prossime righe parlerò delle dimensioni dei sanitari e ti svelerò alcuni trucchi per selezionare gli elementi perfetti per lo spazio a tua disposizione.

Sei pronto? Partiamo!

Premessa: rispetta le distanze tra sanitari

Conoscere le dimensioni dei sanitari non ti sarà di alcun aiuto, se non rispetti le distanze tra gli stessi.

La normativa UNI 9182/2010 indica gli spazi minimi tra gli elementi e le pareti del locale.

Ecco una preziosa un’infografica da custodire gelosamente:

distanze-tra-sanitari
Non finisce qui.

Tutti gli elementi hanno bisogno di una distanza minima di 55 centimetri da una parete frontale o da un altro sanitario posto frontalmente.

Rispettare queste regole è fondamentale.

Sono studiate per utilizzare al meglio ogni elemento, e ti permettono di muoverti agevolmente nel locale.

Dimensioni sanitari: ingombri degli elementi “standard”

dimensioni-sanitari-1

 

In commercio troverai sanitari di varie larghezze e profondità: quelle che seguono rappresentano le dimensioni degli elementi “standard”.

◼︎ wc e bidet: larghezza di c.a 40 cm e profondità di c.a 55 cm;
◼︎ wc con cassetta (a zaino): larghezza di c.a 40 cm e profondità fino a 70 cm;
◼︎ lavabo: profondità c.a 45 cm e larghezza variabile;
◼︎ vasca standard: larghezza 70 cm e lunghezza 170 cm;
◼︎ piatto doccia quadrato: 80 x 80 cm;

So che queste informazioni non ti bastano. 😉

“Quali elementi scegliere in un bagno piccolo? (o piccolissimo)”
“Qual è la perfetta dimensione del lavabo?”
“E per piatto doccia e vasca?”

Calma, una cosa alla volta. 🙂

Dimensioni sanitari piccoli: riservati a bagni piccoli (o minuscoli)

dimensioni-sanitari-bagno

Innanzitutto, quando selezioni gli elementi, tieni sempre a mente le distanze minime.

In caso di bagno minuscolo (o a prima vista tale) ti consiglio i sanitari salvaspazio (detti anche “compatti”).

Si tratta di wc e bidet di dimensioni ridotte, che ti permettono di guadagnare centimetri (soprattutto in profondità).

Ecco un paio di esempi:

dimensioni-sanitari-piccoli
Il primo è Connect Space, di Ideal Standard.

Wc e bidet della foto hanno larghezza di 36 centimetri e profondità di 48 centimetri.

dimensioni-sanitari-sospesi
Il secondo è Forty 3, di Ceramica Globo.

In questo caso la profondità è di appena 43 cm! 

12 centimetri in meno, rispetto ai sanitari standard.

Se vuoi conoscere tutte le dritte per arredare un bagno piccolissimo, leggi la mia guida dedicata [CLICCA QUI PER LA GUIDA SUL BAGNO PICCOLISSIMO] .

Dimensioni lavabo: occhio alla profondità!

Sistemati wc e bidet, è tempo di pensare ad un altro elemento che causa “notti insonni”.

dimensioni-lavabo-1

Il lavabo.

Larghezza e profondità dipendono da diversi fattori.

Se il tuo bagno è ampio (oltre i 5 mq. c.a) puoi permetterti un elemento capace, magari con comodo piano di appoggio.

Sulla sua larghezza non posso darti precise indicazioni, perché dipende da diversi fattori.

La profondità va a braccetto con le distanze minime.

L’elemento (o la parete) di fronte al lavabo dovrebbe rimanere ad almeno 55 cm di distanza (se sono 75 è meglio).

In un bagno stretto ti farà comodo un lavabo con profondità ridotta.

Quanto ridotta?

Da 25 a 35/40 cm di profondità (anziché 45).

Minore è la profondità, maggiore è l’attenzione che dovrai avere nell’utilizzo quotidiano (o rischi di “annaffiare” il pavimento).

Dimensioni doccia: NO a piatti troppo piccoli

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La doccia è uno degli elementi più amati del bagno, ma anche quello che crea maggiore confusione.

Ricevo spesso commenti che hanno questa richiesta “Voglio un piatto doccia comodo…anche oltre 1 metro di lunghezza”.

Nessun problema. 👍🏼 

L’importante è:

◼︎ rispettare le distanze minime (senza sacrificare altri elementi, come il lavabo);
◼︎ non installare un piatto doccia con misure inferiori a 70×70;

Esistono anche piatti doccia di c.a 60×60, ma sono opprimenti e disagevoli (li scarterei, se fossi in te…).

Dimensioni vasca: standard oppure “piccola”?

dimensioni-vasca

Se il tuo bagno può ospitare una vasca regolare, sei a cavallo.

In alternativa puoi pensare ad una vasca da bagno con lunghezza ridotta (120 a 140 centimetri), con larghezza standard di 70 cm.

Nota (sia per doccia che vasca): ti consiglio di sistemarli in un angolo del bagno.

Hai domande? Scrivi un commento qui sotto.

A presto!
Lorenzo

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Sanitrit: 5 Vantaggi che ti convinceranno ad installarlo immediatamente!

Cerchi risposte sul Sanitrit? Questa guida diventerà la tua nuova Bibbia.

Non scherzo.

Se vuoi realizzare un secondo bagno (in qualsiasi punto della casa), il trituratore wc è la tua ultima spiaggia.

Sono certo che hai molti dubbi, e mi sembra di sentirti…

“Che succede se il Sanitrit si intasa?”
“È affidabile o è una fregatura?”
“Che distanze può coprire?”

In altre parole, vuoi sapere se conviene installarlo o è meglio lasciar perdere, abbandonando il sogno di avere un bagno in più.

Tra poco risponderò a queste ed altre domande, innanzitutto…

Perché ti hanno “consigliato” il Sanitrit?

9 volte su 10 Sanitrit è suggerito dall’architetto, dal geometra o dall’idraulico, responsabili della progettazione degli ambienti o della creazione degli impianti (nel caso dell’idraulico).

Il problema da risolvere è lo scarico del wc.

Le tubature dello scarico hanno diametro di almeno 9 cm, e per arrivare alla colonna è necessaria una pendenza minima, perché l’impianto funziona a gravità.

In alcuni casi è possibile ottenere questa pendenza, creando un bagno sopraelevato.

Se questo non basta, il Sanitrit è l’unica soluzione.

Sanitrit: che cos’è, come funziona, dove scarica?

Ecco com’è fatto un Sanitrit:

sanitrit
L’apparecchio ha due funzioni.

La prima è lacerare e sminuzzare residui organici e carta igienica.

La seconda è far arrivare il tutto fino alla colonna di scarico (grazie ad una pompa di drenaggio/sollevamento integrata).

Per installarlo ha bisogno di 2 cose:

◼︎ una presa di corrente;
◼︎ un’entrata di acqua fredda per il wc;

Posizionato dietro al wc (un wc standard, ad uscita orizzontale), Sanitrit spinge i residui grazie ad un tubo in PVC di diametro ridotto (2,2, 2,8 o 3,2 cm, anziché 9 cm).

Qual è il miglior trituratore wc? Ecco il Sanitrit adatto a te!

Hai molta scelta: l’azienda SFA (ideatrice dell’apparecchio) realizza diversi tipi di trituratori, così da soddisfare le tante esigenze di chi vuole creare un secondo bagno

Attenzione! In base al prodotto potrebbero variare le distanze che è possibile coprire.

#1: Sanitrit Up

Il classico trituratore, adattabile a tutti i wc in ceramica.

sanitrit-prezzi
Nella foto lo vedi installato all’esterno (a vista, dietro la tazza), ma l’apparecchio può essere collocato anche all’interno di Sanidesign (più avanti ti spiego di che si tratta).

Sanitrit Up ti permette di coprire una lunghezza di 100 mt (😯) e un’altezza di 4 mt (perfetto per il bagno in taverna).

#2: Sanipack Pro Up

In poche parole: un bagno completo

sanitrit-wc
A differenza del prodotto precedente, in questo caso hai un trituratore a cui puoi collegare:

◼︎ wc (anche sospeso);
◼︎ bidet;
◼︎ doccia;
◼︎ lavabo;

L’apparecchio è studiato per chi vuole creare un bagno completo.

Lo spessore è di soli 14,6 cm.

Va incassato in un muretto (bastano 16 cm) e poi ricoperto da un pannello di ispezione.

Si posiziona a fianco del wc (fino a 50 cm di distanza).

#3: Sanicompact 43 Silence

È uno dei tre wc con trituratore integrato (hai letto bene!).

sanitrit-assistenza
Ideale per creare un secondo bagno anche in spazi ristretti, perché il wc ha una profondità di soli 43 cm.

In orizzontale puoi coprire distanze fino a 30 metri, in verticale fino a 3 metri.

Progettato con la tecnologia SILENCE, è silenzioso e performante.

#4: Sanicompact Comfort Eco Silence

sanitrit-opinioni
In questo caso hai un wc sospeso in ceramica, sempre con trituratore integrato, compreso di sedile ammortizzato.

Come il modello precedente, in orizzontale copre distanze fino a 30 metri, in verticale fino a 3 metri.

#5: Sanicompact Luxe Silence

sanitrit-intasato
Cambia il design, per il resto ha le stesse caratteristiche dei modelli #3 e #4.

Tutti i modelli sono dotati di valvola clapet (molto importante, più avanti ti spiego la sua funzione).

Sanitrit: 5 Vantaggi che ti convinceranno ad installarlo immediatamente!

Parliamo dei vantaggi di questo trituratore.

Perché dovresti acquistare un Sanitrit?

#1: Un bagno dove vuoi

Il primo ottimo motivo è che (finalmente!) puoi realizzare il bagno che desideri, anche se molto distante dalla colonna di scarico del bagno attuale.

Un paio di esempi sono il bagno in camera da letto o il bagno nel ripostiglio. 

Assieme al progettista farai le valutazioni sulla fattibilità dell’operazione, in particolare sul percorso che seguiranno le tubature (è il principale nodo da sciogliere).

Buona notizia: le tubature possono scorrere anche a soffitto, nascoste in una controsoffittatura (magari coibentata con materiale fonoisolante).

#2: Anche in taverna

Con Sanitrit puoi realizzare un bagno in taverna.

sanitrit-vantaggi
La pompa dell’apparecchio spingerà in verticale i liquami, fino a raggiungere le tubature del piano superiore.

Arrivati al piano superiore, i residui percorreranno le tubature orizzontali (con adeguata pendenza).

#3: Design assicurato

Un apparecchio a vista (dietro al wc) potrebbe farti storcere il naso.

No problem: hai 3 alternative.

La prima è posizionare il Sanitrit in una nicchia ispezionabile e attigua al wc (distante massimo 50 centimetri).

La seconda è scegliere tra uno dei tre wc con trituratore integrato, visti nel precedente paragrafo.

La terza alternativa si chiama Sanidesign.

sanitrit-sanidesign
Sanidesign è una struttura autoportante, con all’interno trituratore e cassetta di risciacquo (puoi installare la maggior parte delle cassette presenti sul mercato, tipo GROHE).

Esistono 2 versioni, con differenti profondità:

◼︎ 26 cm. (per Sanitrit “classici);
◼︎ 16 cm (per trituratore di spessore ridotto, ovvero Sanislim);

I punti di forza di Sanidesign sono estetica ed eleganza.

La copertura di rivestimento è neutra (da piastrellare o dipingere), o nelle varianti bianco lucido e acciaio satinato.

trituratore-wc

Nota: Sanidesign è adatto esclusivamente a wc a terra.

#4: Divisione per ambienti

Non solo bagno.

L’azienda SFA produce trituratori specifici per diversi ambienti della casa.

Oltre al bagno, troverai trituratori per la lavanderia, la cucina e locali ad uso commerciale.

#5: Super Garanzia

I prodotti della linea “Up” godono di una SUPER-garanzia di 5 anni (anziché 2).

Come accedere alla garanzia?

Oltre ad aver acquistato un apparecchio “Up” da un rivenditore autorizzato, devi registrare il prodotto entro 90 giorni dall’acquisto.

Al termine della registrazione riceverai un certificato di garanzia supplementare, da esibire al centro Assistenza in caso di problemi (unito al documento di acquisto, scontrino o bolla di acquisto).

Ti basta seguire la procedura del sito dedicato .

Svantaggi del Sanitrit: intasamento, rumore, funzionamento…tutto quello che devi sapere!

In teoria siamo alle note dolenti, in realtà voglio rispondere alle domande più frequenti che ruotano attorno al trituratore wc.

#1: Intasamento Sanitrit

La parola che quasi certamente ti terrorizza si chiama “intasamento”.

Forse hai sentito o letto spiacevoli storie di allagamenti, e il pensiero di vivere quelle situazioni ti angoscia.

È il momento di parlarti della valvola clapet.

Tutti i Sanitrit sono dotati di questa valvola antirigurgito, che evita accensioni inopportune ed elimina ogni rischio di rigurgito di acqua nel wc.

Ricorda che i trituratori wc esistono da decenni, e i modelli attuali sono parecchio evoluti.

Se fossero davvero scadenti o “pericolosi”, non verrebbero consigliati da progettisti ed idraulici. 😉

Comunque, se vuoi un “plus” da aggiungere all’apparecchio, c’è Sanialarm.

È un pressostato da installare sopra il trituratore, ed ha il compito di avvertirti (come un piccolo allarme) in caso di malfunzionamenti.

Sanialarm: CLICCA QUI PER DISPONIBILITÀ E PREZZO

#2: Rumore Sanitrit

Un altro dubbio riguarda i rumori dell’apparecchio.

sanitrit-rumore
Ovviamente il trituratore-pompa fa rumore…ma è davvero minimo.

Inoltre puoi ridurre ulteriormente il rumore con un Sanitrit nascosto in una nicchia, oppure acquistando un wc-trituratore o un Sanidesign.

Ah, i trituratori dell’azienda SFA sono i più silenziosi del mercato.

#3: Funzionamento & Regole 

L’aspetto principale è che Sanitrit non funziona in assenza di corrente.

Un altro fondamentale punto riguarda le regole da rispettare per non danneggiare l’apparecchio.

MAI e poi MAI gettere cotton fioc, assorbenti, pannolini e pezzi di plastica nel wc. ✋🏻

Dovrebbe essere scontato, ma non sempre è così.

Se affitti un immobile dove è presente un trituratore wc, metti le cose in chiaro con gli inquilini (e magari appendi anche un avviso in bagno).

Si tratta di buon senso.

#4: Un Sanitrit per ciascun bagno!

Se intendi realizzare due nuovi bagni confinanti (da collegare alla colonna scarico del bagno principale), acquista due trituratori wc.

Mai utilizzare lo stesso Sanitrit per due locali!

Un apparecchio che serve contemporaneamente due bagni rischia di bloccarsi.

Inoltre, in caso di guasto, ti ritroveresti con due locali fuori uso.

Manutenzione del Sanitrit: ecco l’elisir di lunga vita del tuo trituratore wc!

Dopo aver speso dei soldini per l’apparecchio (tra poco vedrai quanti), la miglior cosa che puoi fare è acquistare l’anticalcare consigliato dall’azienda.

È un detergente specifico che dissolve sporco e depositi, che disinfetta e allunga la vita del Sanitrit (oltre a proteggere da odori).

Quando utilizzarlo?

Circa ogni 2 mesi. 📆

Come utilizzarlo?

La sera, prima di andare a dormire, stacca la spina del trituratore e aggiungi circa mezzo litro di prodotto nel wc.

Lascia agire per tutta la notte e al mattino attacca la corrente e tira lo sciacquone.

Fatto. 👍🏼

Anticalcare Sanitrit: CLICCA QUI PER DISPONIBILITÀ E PREZZO

Prezzo Sanitrit: quanto costa il trituratore ufficiale?

Il costo del Sanitrit varia in base al modello scelto.

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I prodotti ufficiali dell’azienda SFA (inventrice dell’apparecchio) hanno prezzi che variano da circa 500 € fino ad oltre 1.000 euro.

Su internet troverai trituratori a costi inferiori (anche a meno di 100 €) ma non hanno nulla a che fare con il vero Sanitrit.

Dove acquistare il Sanitrit?

Il mio consiglio è acquistare l’apparecchio presso uno dei rivenditori autorizzati.

Ne trovi in tutta la penisola, ti basta consultare il sito ufficiale (www.sanitrit.it).

Mi raccomando: chiedi consiglio al rivenditore, in base alle tue esigenze (perché i trituratori sono tanti).

Se vuoi risparmiare hai delle alternative.

Su internet puoi consultare:

◼︎ Mano Mano ;
◼︎ Amazon ;
◼︎ Ebay ;

Attenzione a 2 cose:

Innanzitutto alcuni dei venditori, su questi siti, potrebbero non essere quelli ufficiali SFA.

Risultato: non potrai accedere alla SUPER-garanzia (avrai comunque la garanzia di 2 anni).

Inoltre alcuni prodotti sono classificati come “Sanitrit”, MA guardando bene le informazioni sono prodotti di altre marche (i prodotti dei LINK qui sopra sono tutti dell’azienda SFA).

Decidi tu.

Ricapitolando: Sanitrit in poche parole

È un trituratore-pompa che ti consente di realizzare bagni anche in punti molto distanti dal bagno principale.

Il suo compito è sminuzzare residui organici e carta igienica, per poi trasportarli fino alla colonna di scarico.

Funziona a corrente elettrica, va installato dietro al water, in una nicchia nel muro, oppure è incorporato nel wc.

Tanti modelli a disposizione, a seconda dello scopo di utilizzo e delle tue necessità.

Hai almeno 5 ottimi motivi per installarlo, mentre più che di svantaggi parlerei di regole di utilizzo.

Non solo bagno: puoi utilizzarlo anche in lavanderia, cucina e locali commerciali.

L’azienda di riferimento è la SFA, che ha creato il primo trituratore nel 1958 (!).

Ultimi importanti consigli 

Se sei arrivato/a sin qui ti faccio i complimenti, la guida era impegnativa. 🤝

Tengo a specificare che questo NON è un articolo sponsorizzato dall’azienda.

Per quanto mi riguarda puoi comprare il trituratore che preferisci, dal produttore che preferisci.

Tuttavia, se dovessi acquistare uno di questi apparecchi, mi rivolgerei ad un rivenditore autorizzato Sanitrit.

Considerata l’importanza del prodotto, sceglierei il trituratore più conosciuto che offre un’interessante garanzia (5 anni su alcuni Sanitrit) e un’ottima assistenza su tutto il territorio nazionale.

Hai domande? Scrivi pure un commento qui sotto!

Ti chiedo un aiuto: ho impiegato molto tempo per scrivere la guida.

Puoi ripagare il mio lavoro iscrivendoti al mio canale Youtube e condividendo la guida con chi preferisci. 

Te ne sono grato. 🙏

A presto!
Lorenzo

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Bonus ristrutturazioni 2019: la guida più semplice e completa del web!

Devi ristrutturare casa? Ho buone notizie per te.

Anche quest’anno hanno rinnovato i bonus fiscali per chi esegue lavori di ristrutturazione.

C’è un problema: molte guide on-line sono noiose e “ingarbugliate”.

Rischi di non capirci nulla, mentre in realtà è piuttosto semplice.

Se leggerai questo articolo sarà semplice anche per te, perché hai tra le mani la guida sui bonus fiscali ristrutturazioni 2019 più semplice, completa ed utile che c’è in rete.

Oltre 1.500 persone l’hanno già vista in anteprima, trovando risposte ai loro dubbi.

Tutto merito di Massimiliano Allievi (e chi è?!).

Massimiliano Allievi è un commercialista che parla semplice e si fa capire.

Ecco perché ho chiesto il suo aiuto.

Ha messo assieme una SUPER-guida in cui racconta tutto quello che devi sapere per usufruire del bonus ristrutturazioni in questo 2019.

Premi play o leggi l’articolo:

Detrazioni fiscali ristrutturazioni 2019: che cosa comprendono?

Fino al 31/12/2019, puoi usufruire dei seguenti bonus:

◼︎ bonus ristrutturazioni (che vedrai nel dettaglio, tra poco);

◼︎ bonus mobili 

Pari al 50% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 10.000 euro.

Ti spetta solo se hai eseguito lavori di ristrutturazione PRIMA dell’acquisto dei mobili/grandi elettrodomestici.

◼︎ bonus risparmio energetico

Detrazione del 65% per tutti coloro che eseguono interventi di risparmio energetico.

Spesa massima di 100.000 euro, da dividere in 10 anni.

◼︎ bonus verde

Detrazione del 36% per la riqualificazione urbana da parte di privati e condomini.

Riguarda terrazzi, balconi, giardini e per chi finanzia lavori per il verde pubblico.

Bonus ristrutturazioni 2019: quanto puoi detrarre?

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Fino al 31/12/2019 puoi usufruire di un bonus pari al 50% sulla spesa sostenuta (iva compresa) per lavori di ristrutturazione (fanno fede i bonifici effettuati).

Il limite massimo di spesa è di 96.000 euro per ogni unità immobiliare.

Facciamo un esempio.

Spesa sostenuta per ristrutturare casa: € 10.000 (diecimila).

Bonus: 50%

Quanto puoi detrarre? 

€ 10.000 x 50% = € 5.000 (cinquemila).

Questi 5.000 euro verranno detratti dall’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche), nella tua dichiarazione dei redditi.

Attenzione: i 5.000 euro sono da ripartire in 10 rate annuali.

Ogni anno porti in detrazione 500 euro (5.000 euro “spalmati” in 10 anni).

Quali lavori sono inclusi nel bonus ristrutturazioni 2019?

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Ecco i lavori per i quali spetta l’agevolazione fiscale:

◼︎ manutenzione straordinaria;
◼︎ restauro e risanamento conservativo;
◼︎ ristrutturazione edilizia;

Sono esclusi i lavori di manutenzione ordinariaa meno che non facciano parte di un intervento più vasto di ristrutturazione.

Esempio: 

Il solo rifacimento della pavimentazione NON rientra nelle detrazioni.
Tuttavia, se il rifacimento è collegato alla sostituzione dell’impianto idraulico (tradotto: i tubi sotto il pavimento) allora puoi usufruire del bonus 50%.

Per quanto riguarda il dettaglio delle opere comprese nelle detrazioni, trovi l’elenco completo nella guida dell’Agenzia delle Entrate .

A chi spetta il bonus ristrutturazioni 2019?

Ha diritto al bonus chi ha sostenuto finanziariamente i lavori, quindi chi ha speso i soldi per i lavori di ristrutturazione (intestatario di bonifici e fatture).

A parte questo, devi rientrare in una di queste categorie:

◼︎ proprietario dell’immobile o nudo proprietario;
◼︎ titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
◼︎ locatario (ovvero sei in affitto);
◼︎ comodatario;
◼︎ il familiare convivente* – anche non proprietario – che ha sostenuto le spese;
◼︎ il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
◼︎ il componente dell’unione civile;
◼︎ soci di cooperative divise e indivise;
◼︎ imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
◼︎ soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali;

*Il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.

Come accedere al bonus ristrutturazioni 2019: 3 +1 documenti FONDAMENTALI

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Finora abbiamo visto quanto puoi detrarre, la tipologia di interventi compresi nelle detrazioni e i soggetti a cui spettano le agevolazioni fiscali.

Per accedere ai bonus devi essere in possesso di 3 +1 documenti.

#1: La fattura

Ovvero il documento fiscale rilasciato dalla ditta/artigiano che esegue i lavori.

Che cosa scrivere nella fattura? (per stare tranquillo)

Chiedi di inserire i dati catastali dell’immobile sul quale hai eseguito i lavori (così da identificarlo senza alcun dubbio), e la tipologia di lavori eseguiti (manutenzione straordinaria, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia).

#2: Il bonifico

Può essere bancario o postale, e deve riportare:

◼︎ causale del versamento;
◼︎ codice fiscale del soggetto che ha diritto alla detrazione;
◼︎ codice fiscale o partita iva di chi ha svolto i lavori;

Nell’immagine qui sotto puoi vedere il bonifico parlante che trovi anche nella guida dell’Agenzia delle Entrate.

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Attenzione:

Se effetui un bonifico di 1.000 euro, la ditta/artigiano NON riceverà 1.000 euro (riceverà un importo inferiore).

Il motivo è che sui bonifici ristrutturazioni la banca applica una ritenuta, che non è altro che un anticipo di imposta.

La ditta/artigiano che esegue i lavori, nella propria dichiarazione dei redditi, inserirà questo credito di imposta e avrà diritto ad uno sconto sulle imposte da pagare.

#3: Comunicazione ENEA

Fino al 2018 questa comunicazione era obbligatoria solo per gli interventi di risparmio energetico (65%).

Dagli ultimi mesi del 2019 è stata ampliata anche ad alcuni interventi di ristrutturazione edilizia.

In base all’intervento, chiedi alla ditta (o al tuo commercialista) se sei obbligato a fornire o meno tale comunicazione.

#4: Dichiarazione dei redditi

È l’ultimo passaggio che chiude il cerchio.

Il tuo commercialista (o il CAF a cui ti rivolgi) inserirà le spese sostenute* (ti serviranno bonifici e fatture) nelle successive 10 dichiarazioni dei redditi.

*iva compresa

Gli interventi sul condominio usufruiscono del bonus ristrutturazioni 2019?

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Si.

Le opere realizzate sulle parti comuni del condominio sono detraibili nella misura del 50%, in base alla quota millesimale di proprietà.

La seconda buona notizia è che rientrano nelle detrazioni anche i lavori di manutenzione ordinaria (come l’imbiancatura dell’interno scale).

Ad effettuare il bonifico è l’amministratore, che ti invierà una certificazione fiscale che riporta la quota parte dei lavori eseguiti sulle parti comuni.

Bonus ristrutturazioni 2019: cosa accade se vendi l’immobile?

La regola generale è che il bonus segue l’immobile.

Se vendi casa, il bonus andrà al nuovo proprietario.

Tuttavia, esiste un’eccezione alla regola.

Nell’atto di vendita (quindi il rogito notarile) puoi inserire una clausola in cui dichiari – in accordo con il compratore – che le detrazioni fiscali rimangono in capo a te.

Mi raccomando: dev’essere scritto nero su bianco.

E se perdi il lavoro? Perdi anche il bonus?

La risposta è “si”, il bonus è perso.

Non puoi chiedere un “rimborso” all’Agenzia delle Entrate, perché si tratta di una detrazione dall’imposta.

Se tu non hai imposta (IRPEF) perché non hai reddito, non hai nemmeno diritto alla detrazione.

Tuttavia, puoi cedere il tuo credito di imposta (ad una banca o all’imprenditore che ha eseguito i lavori).

In questi casi il consiglio è contattare un commercialista, ed insieme valutare a chi cederlo e con quale modalità.

Hai ancora dubbi e cerchi risposte?

Se qualche domanda ti ronza ancora per la testa, puoi chiedere direttamente a Massimiliano.

▶︎▶︎CLICCA QUI E FAI UNA DOMANDA A MASSIMILIANO ◀︎◀︎

Ti consiglio anche di dare un’occhiata al sito di Amico Commercialista e alla relativa pagina Facebook .

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A presto!
Lorenzo

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Arredo bagno online: ecco 4 negozi dove troverai qualità ed occasioni 💰

Se cerchi siti di arredo bagno online, questa guida ti aiuterà parecchio.

Ti presenterò degli ottimi e-commerce italiani, dove acquistare arredamento e accessori per il bagno.

Non solo.

Vedrai i punti di forza di questi negozi online, utilizzati tutti i giorni da migliaia di persone.

Prima di tutto…

Arredo bagno online: 3 cose da controllare PRIMA di acquistare

I quattro portali che ho scelto sono molto conosciuti.

Nonostante questo, non è detto che sceglierai uno di questi.

Forse navigherai un pò e troverai un altro e-commerce.

In ogni caso, prima di procedere all’acquisto, ti consiglio di fare alcune verifiche.

Sono controlli che richiedono pochi minuti e rendono molto, perché ti permettono di fiutare solidità e serietà del sito su cui ti trovi.

Controllo #1: Recensioni

Perché acquistare da un negozio di arredo bagno online, piuttosto che da un altro?

Il primo requisito è la serietà del portale.

Per iniziare a misurarla, controlla le recensioni di chi ha già acquistato prima di te.

Nota: il 67% dei consumatori è influenzato dalle recensioni, durante il processo di acquisto.

Se il sito è solido troverai: 

◼︎ recensioni Facebook;
◼︎ recensioni di altra piattaforma certificata (esempio: Trustpilot);

Non fermarti qui.

Gli e-commerce più quotati, hanno anche dei riconoscimenti o altre certificazioni – tra poco vedrai degli esempi – che non faticherai a trovare (di solito sono in bella vista 🙂).

Quali recensioni non hanno molto senso?

Non ho mai preso seriamente le “recensioni” scritte da chi gestisce il sito.

Ecco un esempio:

“Ottimo servizio e consegna rapida!” – Mario M. ➡️➡️➡️ NON è di aiuto! 👎🏻

Passiamo al secondo controllo.

Controllo #2: Informazioni in chiaro

Informazioni.

Prima di sganciare un euro, controlla con chi hai a che fare.

Cosa cercare:

◼︎ dati aziendali (nome, sede, p.iva, telefono…);
◼︎ sezione “pagamenti”;
◼︎ sezione “garanzie”;
◼︎ sezione “spedizioni” (e condizioni di spedizione);
◼︎ sezione “FAQ” (domande frequenti);

Alcuni negozi di arredo bagno online sono davvero scrupolosi, e forniscono delle info sulle agevolazioni fiscali (iva al 4% o al 10%), e allegano copia dei modelli per richiederle. 

Se mancano le info, forse è il caso di passare ad un altro portale.

Controllo #3: L’assistenza 

Hai mai acquistato un prodotto che alla consegna si è rivelato difettoso?

Può succedere ma…cosa ha fatto il venditore?

Si è dileguato o si è attivato per aiutarti? (magari sostituendo il prodotto)

Ovviamente, prima di acquistare da un negozio di arredo bagno online, non puoi conoscere la qualità dell’assistenza.

Ma puoi intuirla. 😉

Cosa controllare:

◼︎ le recensioni (alcune fanno riferimento all’assistenza post-vendita);
◼︎ il diritto di recesso;

Occhio a questo punto: la sezione dedicata ai resi è fondamentale.

All’interno dovresti trovare i tempi consentiti per restituire il prodotto (minimo 10 giorni), le condizioni per ricorrere alla garanzia e il percorso da seguire.

◼︎ la chat in tempo reale;

La trovo molto utile, indipendentemente dal tipo di e-commerce.

Le chat on-line migliori sono quelle dove l’assistente risponde in tempo reale (alcune hanno l’operatore quasi sempre off-line…).

4 Portali di riferimento per l’arredo bagno online

È una mia personale “classifica”. 

Da qualcuno di questi portali ho acquistato personalmente, trovandomi bene.

Su altri ho indagato, come faccio con tutte le aziende e i servizi che presento sul blog e sul canale Youtube.

#1: Deghi Shop

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Un’istituzione. 🏆

Ha vinto (per l’ennesima volta) il premio “Negozio Web dell’anno 2018-2019” (categoria “Mobili & Arredi”) superando anche il colosso IKEA.

La seconda buona notizia è che si tratta di una realtà italiana (Lecce, per la precisione).

Cosa offre questo negozio di arredo bagno online? (al di là del prestigioso curriculum!)

Innanzitutto, ha un’ampia sezione dedicata a tutti gli elementi bagno (sanitari, lavabo, docce, vasche, rubinetterie, mobili lavabo…), accessori bagno e locale lavanderia .

I prodotti sono multi marca e la ricerca è facile e intuitiva.

Ottime recensioni ed informazioni dettagliate su pagamento, diritto di recesso, agevolazioni fiscali.

Ah, c’è anche la chat (provata…funziona bene!).

Il sito: https://www.deghishop.it/

#2: KvStore – Kiamami Valentina

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Il primo sito di arredo bagno online dal quale ho acquistato.

Mi serviva un box doccia saloon, e non riuscivo a trovarlo da nessuna parte. 🤷🏻‍♂️

L’ho trovato da loro, e il prodotto è arrivato nei tempi previsti (imballato con cura).

L’offerta è vasta, e ci sono anche due sezioni dedicate all’idraulica (pilette, curve, sifoni…) e alle decorazioni (sgabelli in legno, scarpiere, colonne…).

Eccellenti recensioni ed informazioni importanti a portata di click.

Puoi pagare anche con contrassegno, e il negozio offre una garanzia soddisfatti o rimborsati di 30 giorni.

Sito: https://www.kvstore.it/

#3: Jo-Bagno

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Questo negozio di arredo bagno online ha sede nell’importante polo ceramico di Civita Castellana (VT), e molti dei brand proposti provengono da quella zona.

La gamma di offerte è ampia (mobili bagno, sanitari , vasche, docce…) e copre diverse fasce di prezzo.

Anche se hai un budget limitato, non faticherai a trovare ciò che cerchi.

Nella sezione “Utilità” (in alto, nel sito) troverai molte risposte relative a spedizione, metodi di pagamento, diritto di recesso e IVA agevolata.

Buona media recensioni.

Sito: https://www.jo-bagno.it/it/

#4: Bagno Expert

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Ecco un altro interessante e-commerce per l’arredo bagno online.

Oltre alle sezioni dedicate agli elementi del bagno, ha anche quella riservata alla zona lavanderia e all’idraulica (cassette da incasso, trituratori, sistemi di fissaggio, sifoni…).

Le recensioni sono ottime, i clienti sottolineano soprattutto la disponibilità e la cortesia dell’assistenza clienti.

Le info importanti (che ormai conosci) sono dettagliate, e tra i vari sistemi di pagamento è previsto anche il contrassegno (ha un costo aggiuntivo di 13 €).

Sito: https://bagnoexpert.com/

What about Amazon? Perché non acquistare dal n° 1?

Amo Amazon e acquisto regolarmente dal sito…sono quasi certo che lo utilizzi anche tu. 🙂

Non mi sembra la piattaforma giusta per l’arredo bagno online.

Al momento non c’è una grande offerta e anche le recensioni scarseggiano.

Amazon è molto più rifornito sugli accessori bagno (ne trovi parecchi).

È tempo di arredare!

Ora conosci i 3 indispensabili segnali di serietà e solidità di un portale di arredo bagno online. 

Ti ho anche presentato 4 e-commerce di riferimento, tutti Made in Italy.

Sta a te decidere. 

Se questo articolo ti ha aiutato iscriviti al mio canale Youtube , dove troverai moltissime video-guide su arredo e ristrutturazione del bagno (e non solo…).

A presto!
Lorenzo

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Preventivi ristrutturazioni online: 5 motivi per NON contattare quei siti

Andiamo dritti al punto…

In questo articolo ti racconterò la mia opinione riguardo i siti dove puoi chiedere preventivi di ristrutturazione.

Negli ultimi anni sono spuntati come funghi, e tanti blog del settore “casa” li pubblicizzano e li consigliano ai lettori.

La domanda è: questi portali di preventivi sono davvero validi ed efficienti, oppure è meglio evitarli?

A questo ed altri quesiti risponderò nelle prossime righe…partiamo!

Preventivi ristrutturazioni online: come funzionano, quanto costano, cosa promettono?

preventivi-ristrutturazioni-online

Un tempo non esistevano, oggi hai l’imbarazzo della scelta.

Il “sistema” nasce negli Stati Uniti, dove questi intermediari arrivarono nei primi anni duemila.

Già: intermediari.

#1: Come funziona

Siti come “pincopallinopreventivi” (nome di fantasia) sono intermediari.

Ti mettono in contatto con alcune ditte, che pagano per avere il tuo nominativo.

Devi ristrutturare il bagno?

Lasci i tuoi dati e vieni contattato da ditte interessate a quel tipo di lavoro.

Quante ditte? In media da 3 a 5.

#2: Quanto costa?

Zero.

Non sei tu a pagare.

Il business sta in piedi grazie ad artigiani e ditte, che pagano i contatti di possibili clienti.

Precisazioni:

◼︎ ogni sito ha la sua tariffa;
◼︎ il tuo nominativo è acquistato da più ditte;

Per ipotesi, 5 ditte pagano per ottenere il tuo nome/numero.

◼︎ non hai obblighi;

Anche se ti contatteranno 5 ditte, non sei obbligato/a a scegliere una di queste.

#3: Promesse

Ecco delle frasi estrapolate da varie pubblicità (o direttamente dai siti):

preventivi-per-ristrutturazioni
Fin qui tutto chiaro?

Sembrerebbero dei validi servizi: gratuiti, rapidi e vantaggiosi.

Invece, a mio parere, hai almeno 5 motivi per evitarli.

Preventivi ristrutturazioni online: 5 Validi motivi per non contattare quei siti

La scelta del professionista/i è il primo importante step della ristrutturazione, sei d’accordo?

Contattando questi portali segui una procedura scorretta (è il mio parere, ovviamente).

Ti spiego che intendo, punto per punto.

#1: La ricerca del professionista spetta a te

Che si tratti di un bagno o di un appartamento, la ristrutturazione ti costerà migliaia di euro (e deve durare decenni).

Rifletti su investimento e aspettative riguardo il risultato.

Dovresti dedicare del tempo alla ricerca del professionista.

Non puoi delegarla ad un intermediario. 

Non si tratta di fare la spesa al supermercato, dove trovi prodotti che compri e ricompri da anni (e hai già testato).

Ristrutturare significa affidare soldi a persone che non conosci (magari in seguito ad un finanziamento).

Informati sull’intervento che ti interessa, poi controlla se nella tua zona c’è qualche professionista da contattare.

#2: Non cerchi uno specialista

Ipotesi: devi rifare il bagno .

Preferisci una ditta super-specializzata – che si occupa solo di bagni – oppure un tuttofare che fa qualsiasi cosa?

Io direi la prima.

Lo specialista gestisce continuamente i “soliti” problemi, e lavora nello stesso contesto.

Risultato: maggior efficienza e minor rischio (per te e il professionista).

Che c’entra con i siti di preventivi?

In quei portali, l’artigiano/ditta seleziona vari servizi da offrire.

Più ne seleziona, più nominativi può ricevere.

Per il rifacimento del tuo bagno, potrebbero contattarti 5 ditte “generaliste” che fanno un pò di tutto.

#3: Non risparmi tempo

Molte pubblicità utilizzano slogan di questo tipo:

◼︎ preventivi in 2 minuti;
◼︎ risparmia tempo;

Ricorda che parlerai con sconosciuti.

NON sai se sono specializzati o generalisti;
NON hai controllato il loro sito/pagina Facebook (se ne hanno uno/a);

Dovrai fare tutta una serie di domande, per evitare appuntamenti con persone che non possono aiutarti.

Il vero risparmio di tempo è nella fase di ricerca (che come detto spetta a te).

#4: Puntano su prezzi bassi

Oltre al risparmio di tempo, molti di questi portali garantiscono un risparmio di denaro.

Ecco degli esempi reali:

preventivi-ristrutturazioni
Azzardati è dir poco.

Come possono garantire preventivi più bassi?

Come possono assicurarti un risparmio garantito?

Come possono promettere risparmio di tempo e denaro?

È impossibile, anche perché…

#5: …non c’è selezione né controllo

Sono intermediari.

Non interferiscono nelle trattative tra te e le ditte, né sui preventivi.

Non hanno alcuna responsabilità (e lo specificano).

Qualsiasi artigiano/ditta (con regolare partita iva) può iscriversi e ricevere nominativi.

Il “controllo” è prossimo a zero, anche perché molti di questi portali hanno migliaia di ditte iscritte.

Siti di preventivi per ristrutturazioni: sono arrabbiato con loro?

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No.

A dire il vero potrei guadagnarci.

Finora ho ricevuto 6 proposte di collaborazione, alcune interessanti (dal punto di vista economico),

Le ho rifiutate perché non pubblicizzo dei servizi in cui non credo.

Il sistema non mi sembra vincente né per te né per l’artigiano/ditta.

Preventivi ristrutturazioni online: cosa dicono gli “altri”?

Fin qui hai sentito la mia campana.

Dai pure un’occhiata alle recensioni di clienti e ditte (per i portali che ne hanno, ovviamente).

Mi piacerebbe conoscere la tua opinione/esperienza (scrivi un commento qui sotto!).

Se invece hai domande, ti risponderò il prima possibile.

Ricorda che sul mio canale Youtube trovi le video-guide, e puoi anche iscriverti alla newsletter .

A presto!
Lorenzo

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Sanitari piccoli e salvaspazio: la soluzione perfetta per bagni minuscoli!

Questa guida ha tutto ciò che c’è sapere sui sanitari di piccole dimensioni.

Devi arredare un bagno dove lo spazio è inesistente? Hai fatto e disfatto progetti e sei punto a capo?

No problem.

Ti parlerò dei sanitari salva spazio e vuoterò il sacco su alcune dritte che ti aiuteranno a progettare il tuo piccolo locale (non importa se è lungo e stretto, quadrato…).

E c’è dell’altro.

Vedrai i prodotti di alcune aziende, così avrai un’idea di chi poter (eventualmente) contattare.

Partiamo!

Il tuo bagno chiede spazio? La scelta dei sanitari ha la precedenza

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Selezione dei sanitari e disposizione degli stessi sono una priorità.

Innanzitutto hai un vincolo: la posizione del wc.

Il water ha già un posto assegnato, perché deve rimanere nei pressi della colonna di scarico.

Il bidet, possibilmente, dovrebbe stare accanto al wc (oppure di fronte).

Nel primo caso hai un obbligo, nel secondo si tratta di buon senso (e comodità).

Se lo spazio è poco dovrai fare maggiore attenzione, sfruttando in modo intelligente la superficie a disposizione.

I sanitari piccoli ti aiuteranno, ma dovrai rispettare 2 importanti regole.

#1: Rispetta le distanze

È inutile acquistare sanitari salvaspazio, se non tieni conto delle distanze tra gli elementi .

Tutti gli arredi del bagno dovrebbero rispettare delle distanze minime (tra di loro e dalle pareti).

Dico “dovrebbero” perché a volte alcune ditte non ne tengono conto…quindi lo dico a te. 

Queste le distanze minime:

distanze-tra-sanitari
Ricorda anche che tutti gli apparecchi hanno bisogno di una distanza minima di 55 centimetri da una parete frontale, o da un altro sanitario posto frontalmente.

Non rispetti le distanze? Nessuno verrà a controllare. 🤷🏻‍♂️

Attenzione però: rischi di creare un ambiente scomodo, dove il passaggio è stretto e tortuoso. ❌

#2: Meno è meglio (less is more)

Più che una regola è una raccomandazione.

Ricevo molte mail, di persone che vogliono arredare il bagno senza rinunciare a nulla.

2 le richieste più frequenti:

◼︎ piatto doccia grande (1 mt. almeno);
◼︎ mobile lavabo largo e capiente;

Purtroppo, non è sempre possibile.

L‘arredo deve adeguarsi allo spazio a disposizione.

Preferisci un bagno armonioso e vivibile, oppure un locale inospitale?

Sanitari piccoli: caratteristiche e differenze da quelli tradizionali

Parliamo di larghezza e soprattutto profondità.

Molti sanitari standard, indicativamente, hanno una larghezza di 36/38 cm per una profondità di 55 cm.

I sanitari salva spazio compiono miracoli soprattutto in profondità.

Chi ricava un secondo bagno in casa (magari in camera o in un sottoscala), nove volte su dieci li utilizza.

C’è dell’altro, oltre al guadagno di centimetri.

3 Notevoli Vantaggi dei sanitari piccoli

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Con questo tipo di elementi non rinunci a nulla, perché sono all’altezza dei “colleghi” tradizionali.

Vantaggio #1: Tutte le tipologie

Sospeso o a terra poco importa, troverai sanitari di piccole dimensioni per entrambe le tipologie.

Non solo.

Alcune aziende producono wc con cassetta a zaino, sempre salva spazio (arrivi a circa 60 cm di profondità).

Un bel sospiro di sollievo, se non puoi installare una cassetta di scarico interna alla parete.

Ottimo.

Vantaggio #2: Tanti design, linee, forme

Sei incontentabile?

Non importa. 🙂

Da alcune foto hai già visto che puoi scegliere tra diversi design e linee (e colori).

Troverai sanitari ridotti dalle forme arrotondate o più “squadrati”.

E c’è un terzo punto di forza.

Vantaggio #3: Ampia scelta

Quasi tutte le aziende si sono adeguate (giustamente!) e l’offerta di sanitari salva spazio è ampia.

I produttori conoscono bene le esigenze dei clienti, e alcuni hanno studiato intere collezioni (lavabo, wc, bidet, vasca…) dedicate a chi ha poco spazio.

Ti presento alcune proposte.

Da chi acquistare i sanitari piccoli? 7 Collezioni per tutti i gusti

Grazie a questi modelli ti farai un’idea su cosa c’è in giro e quali sono le dimensioni.

#1: Fusion 48 by Hatria

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Il nome svela qualcosa.

La profondità di questi wc e bidet è di soli 48 cm (larghezza 35 cm).

Forme contemporanee, disponibili in versione sospesa e a terra, si abbinano a tante collezioni di lavabi.

#2: Smile – Ceramica Cielo

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Molta attenzione a funzionalità e design, questa collezione ha un appeal giovane (come suggerisce il nome).

48 x 34 cm, vaso e bidet sono disponibili in molti toni (le “Terre di Cielo” dell’azienda), a terra o sospesi.

#3: Stone – Ceramica Globo

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Scendiamo ancora: 45 centimetri di profondità (!) per 36 cm di larghezza.

La collezione Stone di Ceramica Globo propone due sanitari davvero compatti, con design molto pulito.

Ovviamente filo muro.

#4: Connect Space – Ideal Standard

sanitari-piccoli-economici
Ecco un’azienda che ha creato un’intera collezione salva spazio.

I sanitari della collezione Connect Space hanno una profondità di 48 cm (larghezza 36 cm) e puoi abbinarli agli altri elementi della collezione.

Sia in versione sospesa che a terra.

#5: D-Code Compact – Duravit

sanitari-piccoli
Anche l’azienda Duravit ha i suoi sanitari compatti.

La collezione è D-Code, nella versione Compact di wc e bidet sospesi (niente sanitari a terra).

Dimensioni: 48 x 35 cm.

#6: Forty 3 – Ceramica Globo

sanitari-piccolissimi
Chiedo ancora aiuto a questa realtà, perché hanno dei sanitari per casi davvero difficili.

Se non ti basta la loro proposta Stone, la collezione Forty 3 forse placherà la tua “fame”.

La profondità di wc e bidet è di soli 43 cm! 😯

Ben 12 cm in meno, rispetto ai classici elementi.

Tra l’altro i sanitari hanno anche una bella linea (li trovi in versione a terra o sospesi).

#7: Ego – Kerasan

sanitari-piccoli-dimensioni
L’ultima proposta si chiama Ego, dell’azienda Kerasan (polo ceramico di Civita Castellana – VT).

Ha una profondità di 46 cm per una larghezza di 36.

Se ti piacciono le linee “squadrate”, Ego potrebbe essere la risposta.

Sanitari piccoli: perché non ho parlato di prezzi?

Vorrei essere preciso.

A volte contatto delle aziende per avere dei prezzi, ma quando controllo in uno show-room o su qualche sito di arredo bagno i prezzi sono differenti.

Ti consiglio quindi di visitare ii siti delle aziende (sezione “rete vendita”), e di verificare il punto vendita più vicino a te.

Così controllerai (con i tuoi occhi) qual è la richiesta per ogni singolo pezzo.

A questo punto…

…dovresti avere le idee più chiare riguardo i sanitari piccoli.

Se hai ancora dei dubbi, dai un’occhiata alla mia guida su come arredare un bagno piccolissimo .

È un articolo step-by-step, che ti darà ottimi consigli per sistemare tutti gli elementi del locale.

Ricordati che puoi anche scrivermi, e ti aiuterò a progettare il bagno (per ora il servizio è gratuito).

Se questa guida ti ha aiutato, condividila con chi vuoi ed iscriviti al mio canale Youtube (rimarrai aggiornato sulle video-guide).

A presto!
Lorenzo

L’articolo Sanitari piccoli e salvaspazio: la soluzione perfetta per bagni minuscoli! proviene da Voglia di Ristrutturare .

Insonorizzazione soffitto: la soluzione (garantita) contro i rumori del vicino

È angosciante.

Vivi in un appartamento che all’inizio amavi, ma che col tempo sei arrivato ad odiare.

Forse hai compiuto grandi sacrifici per acquistarlo e non vuoi traslocare, ma c’è un problema che condiziona la tua vita.

Tonfi, trascinamenti, tv ad alto volume e rumori da calpestio sono il tuo tormento quotidiano.

Hai già parlato col colpevole, ma si è rivelato un maleducato ignorante.

So che vuoi insonorizzare il soffitto, ma so anche che hai parecchi dubbi.

Qual è il miglior prodotto fonoassorbente?

A chi affidare l’isolamento acustico del soffitto?

Il tuo vicino deve pagare la sua parte dei lavori?

In questa guida risponderò a queste ed altre domande, grazie all’aiuto di specialisti del settore (gli unici ad offrire la garanzia “soddisfatti o rimborsati”).

Ma prima chiariamo un punto.

 

 

Sul sito aziendale trovi tutte le recensioni (video o certificate tramite la piattaforma Trustpilot).

Insonorizzare il soffitto: 3 Domande che (prima o poi) ti verranno in mente

Anticipo alcune questioni che forse già ti frullano per la testa.

#1: I sopralluoghi di SilenzioCasa™ sono gratuiti?

Si, i sopralluoghi presso la tua abitazione non hanno costi.

#2: Puoi usufruire di detrazioni fiscali?

Si, le opere di isolamento acustico ed insonorizzazione rientrano nel Bonus Ristrutturazioni 2019, con recupero del 50% dell’intero costo sostenuto (in 10 anni).

L’azienda ti fornirà le informazioni sulla procedura per l’ottenimento delle detrazioni. 

#3: Il mio vicino non dovrebbe pagare metà dell’intervento? 

È la causa del problema, ma non è obbligato a pagare.

Puoi anche fargli causa, ma prima di una sentenza passeranno anni (e avrai anticipato del denaro).

Come ti dicevo all’inizio, la strada dell’avvocato non è una soluzione e non hai alcuna certezza.

Puoi contattare l’amministratore, che forse invierà un richiamo al tuo vicino, ma non aspettarti alcun risultato.

Le cose stanno così: il problema è tuo e sei tu a doverti rimboccare le maniche.

Ricapitolando: perché insonorizzare il soffitto con SilenzioCasa™?

Hai almeno 5 buoni motivi per contattarli.

5 motivi che puoi vedere nell’infografica qui sotto:

insonorizzare-soffitto-1

Ti sbarazzerai del problema?

Il titolare dell’azienda (Paolo Marchetto), mi ha detto che non è sempre possibile insonorizzare una stanza o un’abitazione (ti viene immediatamente comunicato).

Voglio essere chiaro.

In questo post io ti ho presentato degli specialisti, gli unici in Italia ad offrire tutta una serie di garanzie reali.

Li conosco da anni, e sono felice di “averli” sul mio blog.

Non ho altre aziende da segnalarti.

Cosa farei se fossi in te?

Innanzitutto darei un’occhiata al loro sito “www.silenziocasa.com “.

Trovi delle utili informazioni, più il loro modulo contatti.

Come ti dicevo il sopralluogo è gratuito, e potrai “metterli alla prova”.

Io mi auguro che ci sia una soluzione al tuo problema.

Se ti affiderai a loro, torna a trovarmi e raccontami la tua esperienza.

In bocca al lupo con l’insonorizzazione del soffitto. 🙂

A presto!
Lorenzo

L’articolo Insonorizzazione soffitto: la soluzione (garantita) contro i rumori del vicino proviene da Voglia di Ristrutturare .

Bagno piccolissimo? Tutte le soluzioni e i trucchi per arredarlo!

Solo perché hai un bagno piccolissimo non significa che devi fare rinunce.

Questa guida contiene tutto quello che c’è da sapere per arredare un bagno minuscolo.

Ti racconterò – passo per passo – come ottenere un locale confortevole e vivibile.

Forse al momento non sai dove sbattere la testa, ma al termine della lettura avrai tutte le risposte per sistemare ogni singolo centimetro del tuo bagno.

Prima di tutto chiariamo un punto.

Quali sono le misure di un bagno piccolissimo?

Troppo facile mostrarti belle foto di locali tutt’altro che minuscoli.

Non sono di alcun aiuto. 🤷🏻‍♂️

Il mio blog è per chi cerca risposte e soluzioni immediate: questo è ciò che avrai.

Un bagno davvero piccolo ha una metratura che rimane sotto i 4 metri quadrati.

Sono bagni che trovi nei mono-bilocali o come secondo-terzo bagno dell’abitazione.

Quanti elementi puoi inserire in meno di 4 mq? 🚽

Dipende dalla metratura esatta.

Guarda il locale in foto:

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È largo circa 1 metro per una lunghezza di poco superiore ai 3 metri.

Eppure ha lavabo, wc, bidet e doccia (è completo).

In altri casi dovrai fare delle scelte, quindi valuta lo spazio e rispetta la distanza minima tra sanitari .

Entriamo nel vivo della guida. 👇

Il lavandino giusto per un bagno piccolissimo

Innanzitutto, non fare l’errore di puntare su un lavabo troppo profondo.

Ti ritroveresti con un arredo ingombrante che incide negativamente sulla mobilità.

Ricorda: hai poco spazio a disposizione.

Creare un ambiente armonioso e “pulito” è fondamentale. 😉

Ecco qualche proposta che puoi mettere nel cassetto delle idee.

#1: Ideal Standard – Connect Space

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Eccellenti soluzioni.

Te ne parlerò più volte, perché questa azienda ha una collezione dedicata a chi non ha molto spazio a disposizione.

Il lavabo in foto è il più piccolo, e misura appena 25 cm in profondità! (per 45 cm di larghezza).

Nella collezione trovi altre soluzioni, con profondità e larghezze crescenti.

#2: Ikea – Lillangen

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40 X 40 cm.

Sono le misure del lavabo Lillangen proposto da Ikea, disponibile anche con larghezza maggiorata (60 cm).

La designer l’ha studiato apposta per bagni piccoli, e il prezzo comprende anche alcuni accessori (portasciugamani, portasapone e portaoggetti in acciaio inossidabile).

#3: Duravit – Architec

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Non lascio nulla al caso, perché non conosco la situazione del tuo locale.

In bagni microscopici (tipo quelli ricavati nel sottoscala) il lavabo ad angolo può risolverti qualche grana.

Il modello in foto si chiama Architec (azienda Duravit) e ha anche lo spazio per il portasapone.

Ho messo sul piatto 3 soluzioni che riguardavano il lavabo, ma l’arredo del tuo bagno è solo all’inizio.

È tempo di scegliere i sanitari.

I sanitari migliori per bagni piccolissimi

Wc e bidet con profondità ridotta saranno la tua salvezza.

Ancora una volta, Ideal Standard ha la risposta:

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Nella collezione Connect Space troverai sanitari con profondità di 48 cm, anziché i classici 55 cm.

Disponibili in tre versioni: sospesi, a terra (filo muro) e con cassetta integrata (in questa versione la profondità sale a 60 cm).

Potresti dirmi “48 o 55 centimetri che differenza fa? Risparmio appena 7 centimetri!” 🤔

Già, ma voglio darti tutti gli strumenti per sfruttare al massimo il (poco) spazio.

In questo caso guadagni qualcosa in profondità, quindi anche il passaggio è agevolato (soprattutto se hai un bagno lungo e stretto).

In alternativa, se i conti tornano, puoi tranquillamente installare i sanitari standard; negli show-room troverai tantissime proposte.

La doccia di un bagno piccolissimo

Sulla misura esatta del piatto non posso dirti molto, perché dipende dalle dimensioni del locale.

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Il lato più corto (se acquisterai un piatto rettangolare) dovrebbe essere di minimo 70 cm.

In alcuni casi è meglio il piatto angolare anziché quadrato/rettangolare, che agevola il passaggio ed evita la sensazione di “schiacciamento” (quando passi accanto all’angolo della doccia).

Il box, invece, dev’essere trasparente.

Suona più come un ordine che un consiglio, ma alcuni locali molto ben arredati sono rovinati da box in pvc-plastica (opachi e terribili). 

Non c’è paragone con la bellezza e la luminosità del cristallo! 🙂

Un bagno piccolissimo con vasca…si può fare?!

Forse è l’ultimo dei tuoi pensieri.

Ma questa è una guida completa, quindi anche la vasca merita qualche riga di gloria.

#1: Vasca Nova – Hafro

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Disponibile in più misure, per un piccolo bagno potresti valutare quella 120×70 cm.

È idromassaggio, realizzata con rinforzo in vetroresina pannellata in acrilico bianco.

#2: Vasca Connect – Ideal Standard

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La collezione “Connect Air” non si smentisce.

Questa vasca dalle linee molto pulite (perfettamente abbinate agli altri elementi della collezione), ha un lunghezza di 140 cm per un larghezza di 70 cm, ed è realizzata in acrilico.

Ovviamente l’azienda produce tutti gli accessori e, tra questi, c’è anche il pannello in vetro singolo (80 cm di larghezza) con cui puoi creare una zona vasca-doccia.

Il termoarredo giusto per un bagno piccolissimo

Non è finita.

Il locale è quasi completo, mancano i dettagli che lo renderanno speciale.

Decidi se installare il classico scaldasalviette, adeguato alla superficie da scaldare, oppure un termoarredo che farà strabuzzare gli occhi degli ospiti.

Nel secondo caso ho due magnifiche soluzioni.

#1: Montecarlo – Tubes

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50 x 50 cm (!) nel formato quadrato, il più piccolo. 

È un elegante termorredo, che oltre a scaldare ha anche la funzione di ripiano dove riporre piccoli oggetti ed asciugamani.

Disponibile con funzionamento idraulico ed elettrico, è prodotto in molte versioni colorate e con finitura cromata.

#2: Bis – Deltacalor

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Mi ha davvero colpito. 

Bis è uno scaldasalviette composto da due cornici in acciaio, che incorniciano le salviette (che puoi posizionare facilmente grazie a dei pannelli basculanti).

Puoi utilizzarlo anche come pratico stendino salvaspazio e scaldante!

Misure: altezza 99,5 cm, larghezza 48 cm, ingombro basculante (29 cm, quando aperto).

Come arredare un bagno piccolissimo: 8 Dettagli per bagni SPECIALI

Gli 8 dettagli che stai per leggere rappresentano la ciliegina sulla torta.

Sono le “dritte” giuste per disegnare bagni bellissimi, che non hanno nulla da invidiare a “colleghi” ben più grandi.

Prendi carta e penna! 📝

#1: Arredo sospeso

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Mi riferisco al mobile sottolavabo e ai sanitari.

Se liberi dello spazio a terra, tutto l’ambiente sembrerà più grande.

La luce filtrerà sotto gli elementi e anche le pulizie saranno più semplici.

Questo non significa che sei obbligato/a ad acquistare sanitari sospesi…fai le tue valutazioni.

#2: Carta da parati

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Un’altra mossa “furba” è l’applicazione della carta da parati 3d (con effetto profondità).

Ti consiglio di puntare su un prodotto di buona qualità, e di scegliere il muro giusto.

La parete di fronte alla porta è perfetta, soprattutto se non ha finestre (in caso contrario puoi prendere in considerazione l’interno doccia).

#3: Un grande specchio

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Esagera (se puoi).

Lo specchio fa miracoli e “raddoppia lo spazio” disponibile.

Un bello specchio, con cornice sottile (o senza cornice) non deve mancare.

Se vuoi qualcosa di unico, crea una parete completa ricoperta di specchi (dal pavimento fino al soffitto).

#4: Illuminazione

bagno-piccolissimo-illuminazione
Cura questo dettaglio.

Non fermarti ad un lampadario al centro del bagno.

Illumina lo specchio, i sanitari e la zona doccia (o vasca).

Volendo puoi realizzare una controsoffittatura in cartongesso , e posizionare dei corpi illuminanti a led (sistemati in modo strategico).

#5: Colori

bagno-piccolissimo-colore
Il bianco è una buona idea, ma c’è sempre il rischio di creare l’effetto “ospedale”.

Le alternative non mancano.

Beige e grigio chiaro in primis.

E puoi anche “osare” con toni più scuri (magari in contrasto con altri più chiari), purché il bagno sia ben illuminato.

#6: Altezza rivestimenti

rivestimenti-bagno-piccolissimo
Per bagni piccolissimi (sotto i 4 mq), consiglio di rivestire fino a metà altezza (1,30-1,40 mt).

Pareti completamente ricoperte potrebbero creare un effetto un pò “opprimente”, soprattutto se hai scelto colori scuri e l’illuminazione non è proporzionata.

Hai ancora dubbi sull’altezza dei rivestimenti? Leggi la mia guida completa [LA TROVI QUI] .

#7: Abbinamento

bagno-piccolissimo-guida
Abbinare le finiture
, le linee, i materiali…è di vitale importanza.

L’ambiente sarà più ordinato e armonioso, e sembrerà più grande.

Un piccolo esempio è l’abbinamento tra lo scopino del wc e il secchio della spazzatura.

Se uno è in acciaio, anche l’altro dovrebbe esserlo.

Anche i colori e i materiali degli arredi dovrebbero essere coordinati.

#8: Accessori ingegnosi

bagno-piccolissimo-accessori
Ovvero quelli che ti aiutano ad ottimizzare lo spazio, e a sistemare ogni cosa al suo posto.

Ecco qualche oggetto da inserire nella lista dei desideri:

◼︎ mensola portaoggetti per doccia ;
◼︎ stendibiancheria salvaspazio ;
◼︎ carrellino portaoggetti salvaspazio ;
◼︎ mobile smart per lavatrice ;

Niente male. 🙂

Come arredare un bagno piccolissimo: le conclusioni

Che ti avevo detto?

Ora hai le risposte che cercavi.

Abbandona i dubbi, ti ho dimostrato che puoi creare il locale dei tuoi sogni anche in pochissimo spazio.

Applica i consigli della guida e sfrutta ogni singolo centimetro del bagno!

Se hai domande scrivi un commento e ti risponderò molto volentieri.

Condividi la guida, perché può aiutare altre persone. 🙏

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A presto!
Lorenzo

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